RAGUSA – Ragusa vince con Campobasso, consolida la terza posizione al termine della regular season e aspetta adesso soltanto i due match con Battipaglia per concludere la prima parte della stagione e tuffarsi nei playoff.
Contro la squadra dell’ex Gaia Gorini (nel roster di Campobasso anche l’altra ex Ivana Tikciv, quest’oggi non schierata per un problema fisico), Harrison e compagne iniziano nella maniera migliore, mettendo fosforo in attacco e aggressività in difesa e, segnando 51 punti nei primi due parziali di gioco contro i 27 delle avversarie, indirizzano nettamente in match a proprio favore.
Nella seconda parte di gara il furore agonistico della squadra di casa cala, mentre Campobasso cerca un insperato recupero, con il risultato che non cambia ma che porta lo score della partita su binari più consoni. Finisce 71-60 con Harrison che ne mette di 17 e si laurea migliore realizzatrice dell’incontro.
“Se all’inizio della stagione, cioè con una straniera di 18 anni, con una playmaker di 22 anni che veniva dagli Stati Uniti e con un’altra straniera come Harrison arrivata dopo 4 mesi dopo avere avuto un infortunio importante, mi avessero detto che ci saremmo trovati a questo punto ci avrei messo la firma – commenta coach Gianni Recupido – perché la verità è che prima dell’incontro di Schio, la classifica diceva Venezia una sconfitta, due sconfitte Schio e Ragusa tre. Poi sicuramente io pretendo sempre moltissimo da parte delle mie giocatrici e l’obiettivo è sempre quello di crescere di mentalità e di livello. Non dobbiamo per esempio soffrire l’impatto con la fisicità di Venezia. Oggi una partita meravigliosa per tre quarti, tutte hanno giocato di squadra, mi dispiace per il quarto periodo dove non abbiamo lavorato al meglio, e abbiamo fatto 7 punti ma se non giochiamo come sappiamo, allora 7 punti li facciamo con Campobasso, con Schio, con Venezia e con Battipaglia. Per esprimere la nostra pallacanestro dobbiamo giocare con intensità per 40 minuti e oggi lo abbiamo fatto per tre quarti ma non per tutta la partita, e questo sarà ciò cdi cui dovremo parlare con le ragazze”.