CATANIA – Passerella per disabili occuata dai normodotati. Un malcostume che si ripete ogni anno e che, qualche giorno fa, ha indignato la commissione consiliare Patrimonio che ha denunciato la situazione chiedendo immediati interventi. Un’uscita che ha provocato la reazione dell’associazione Come Ginestre, il cui presidente Salvo Mirabella, ha inviato una nota.
“Intervengo in merito al sopralluogo effettuato, nei giorni scorsi, alla spiaggetta di S. G. Li Cuti dalla Commissione Patrimonio del Comune di Catania – scrive. Mi meraviglio di questo intervento fatto a metà di agosto. Le problematiche rilevate dalla commissione non sono nuove, da diversi anni rivendichiamo, noi disabili e rappresentanti delle organizzazioni, il diritto al mare non per molti ma per tutti. Gli interventi messi in atto dall’amministrazione molto spesso risultano tardivi o fatti all’ultimo istante senza una programmazione ed un progetto esecutivo – continua.
Questo si ripete negli anni, significando che nessun interesse è dimostrato dalla politica locale a voler cambiare le cose, ne creare le basi culturali per far accettare un nuovo stile di vita più consono alla società dei nostri giorni, una società ormai da anni globalizzata. Eppure siamo un popolo caloroso ed accogliente, ma aggiungerei non capace di valorizzare il proprio territorio e le risorse naturali che il buon Dio ci ha donato”.
Parla di passerella e chiede interventi concreti per aiutare i disabili, Mirabella. “Ma la problematica legata al mondo della disabilità serve, a mio modo di vedere, per fare passerella, per fare visibilità, per far credere di stare dalla loro parte, e fino a quando le cose non cambiano in modo radicale ne rimarrò convinto – afferma. Per ritornare alla questione S.G. Li Cuti “spiaggetta nera” alla commissione desidero sottolineare che più che segnalare, bisogna vigilare prima, durante e dopo, per far si che le cose possano cambiare seriamente. Il semplice sopralluogo e segnalazione, mi sa di demagogia. E si, demagogia, perché è da anni che vengono denunziate le stesse cose, ed i quotidiani, anche on line, ne hanno scritte tante. Qualcuno le avrà lette, e allora cosa è cambiato? Inoltre il problema non è solo legato alla spiaggetta di S. G. Li Cuti, ma riguarda tutto il litorale, cioè anche le spiagge libere comunali. Una nota positiva è che il privato si sta sempre di più attrezzando rendendo le spiagge ed i lidi più accessibili e fruibili da tutti al contrario del pubblico. Mi offro ad un confronto con la commissione patrimonio su queste tematiche in qualità di rappresentante del Forum Permanente sulla Disabilità nato proprio per invitare tutti a dire “Adesso basta! Io sto con loro” – conclude .