Pd e Orlando, dialogo al via| A giugno un'assemblea pubblica - Live Sicilia

Pd e Orlando, dialogo al via| A giugno un’assemblea pubblica

Gli eletti nella file dem incontrano Giambrone, rimpasto ancora lontano.

PALERMO – Il Pd e Orlando vanno di pari passo e si preparano a una conferenza programmatica sulla città, che si terrà probabilmente a fine giugno. E’ questo l’esito dell’incontro che si è tenuto nel pomeriggio a Palermo, nella sede del partito di via Bentivegna: da un lato il segretario provinciale Carmelo Miceli, i consiglieri comunali guidati da Dario Chinnici e i consiglieri di circoscrizione, compresi i presidenti Moncada e Teresi, e dall’altro Fabio Giambrone, plenipotenziario del Professore che lo ha rappresentato, visto che al momento è ancora all’estero. Una riunione, annunciata come la prima di una lunga serie, per fare il punto su questo primo anno di sindacatura: Orlando ha infatti aderito ufficialmente al Pd e i democratici hanno chiesto di fare il punto, un po’ come ha fatto Sinistra Comune nelle ultime settimane.

“Abbiamo discusso delle criticità e immaginato soluzioni immediate e argomenti sui quali costruire politica – dicono Miceli e Chinnici –l’amministrazione comunale e il Pd devono camminare di pari passo e aiutarsi: pregi e difetti dell’uno sono pregi e difetti dell’altro. Noi aiutiamo l’amministrazione a individuare problemi e soluzioni e ci aspettiamo che l’amministrazione risponda alle nostre istanze”.

I primi punti di confronto saranno il decentramento e il bilancio: ci saranno due riunioni ad hoc, seguite da altrettante conferenze stampa. Previsti momenti di dibattito anche nelle circoscrizioni e poi, a fine giugno, un evento aperto a tutta la città e targato Pd-Orlando. “Non abbiamo parlato di rimpasto, né di nomi – precisano Miceli e Chinnici – Per noi è secondario, partiamo piuttosto dalle cose da fare”.

Il sindaco ha già annunciato che la nuova giunta si farà ma solo dopo il consolidato, così come i nuovi vertici delle partecipate. La novità però è politica: il Professore apre al confronto col Pd, che è ormai il suo partito e che oggi si è presentato compatto, e si dice disponibile a un percorso comune in vista del 2022, quando bisognerà procedere alla “successione”. Nel frattempo però c’è una città da governare, una maggioranza da tenere compatta e un percorso da costruire, specie alla luce di quanto sta accadendo a Roma. Un presente in cui Orlando, c’è da aspettarselo, proverà a essere protagonista a Palermo e in Sicilia.

 

 

 


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