Per un pugno di dollari - Live Sicilia

Per un pugno di dollari

Quattru gol c'amu a fari
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Quanto vale la prossima partecipazione alla Coppa Uefa? Ad occhio e croce, diciamo che, se ben gestita, l’operazione potrebbe arrivare a fruttare qualcosa come 6-7 milioni di euro, derivanti da sponsor, incassi, diritti televisivi… e chissà cos’altro. Aldilà dei fumi dell’alcool e delle abbondanti “arrustuti”… di cui Palermo è capitale proprio in questi periodi di vacanza, chi vi scrive non è del tutto “mmriacu”, quando decide di narrare il dubbio che già da qualche settimana si è insinuato nella tastiera del suo notebook.

Guardando la classifica, c’è infatti più di una ragione per credere che tutto comincia a scottare e quindi non è per niente scontato che il rimbalzo della “sfera cuoiata” debba essere proprio spontaneo… Non che questo sia una novità, ma ogni tanto qualcuno ci crede che possa cambiare qualcosa, salvo poi ricredersi velocemente.
Ogni fine campionato, quel soffio di gelida maliziosità e di disonestà, comincia puntualmente a mischiare le carte, tanto da rendere ancor più plausibile l’imbroglio, la mischiata del mazzo truccato, la spartizione del bottino tra i soliti noti che da sempre siedono al tavolo da gioco, gaudenti dell’esito pilotato delle partite, dei campionati, del sistema…
Quando un risultato diventa assolutamente di “rigore” è inutile cominciare a giocare, molto meglio passare la mano.
Ma “Ballardine” è un tipo tosto e sa che la squadra, sul campo, può ancora dare molto e se la può giocare con chiunque, rischiando anche di vincere quando magari non è previsto e quando proprio non dovrebbe.

Il Palermo scende in campo al San Siro-Meazza con la speranza di agguantare la Roma che con la Fiorentina ha rimediato una quaterna di gol. Ma ecco che al nono minuto c’è un “evidente” fallo da rigore che consente a Kakà di portare il Milan in vantaggio. Il paradosso è che neanche quelli di “SCAI” riescono a giustificare l’operato di Rizzoli. Decine di fermo immagine, di riprese incrociate, di riflessioni a mente aperta di Josè Altafini, non possono proprio accertare il reato, che a questo punto dovrebbe essere certificato come un semplice “furto con scasso…a danno dei soliti noti”. Il Milan raddoppia e tutto il mondo esulta. Ma per consacrare la giornata di gloria, ecco che ancora una volta qualcuno osa sfiorare sua Maestà Kakà che, folgorato sulla via di Damasco, anzicchè redimersi per la precedente rapina compita dal suo compagno di tavolo decide di stramazzare al suolo, rotolando sul tappeto verde.Cosa potrebbe fare quel buon uomo di Rizzoli se non decretare l’ennesima massima punizione. Ma certamente… e ci mancassi. La partita è finita andate in pace. Una partita fantastica, uno strapotere di gioco, una mostruosa dimostrazione di forza del Milan. Per un pugno di dollari!!! O no?


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