CATANIA – Scattano le perquisizioni nella Banca di Sviluppo Economico Spa di Catania, conosciuta come Banca Base. Un’operazione imponente che coinvolge il nucleo speciale di polizia valutaria della guardia di finanza di Roma, che ha indagato sui più grandi scandali finanziari della storia d’Italia.
L’inchiesta, coordinata dal procuratore Capo Carmelo Zuccaro, è stata affidata al gruppo specializzato nei reati economici, che si sta avvalendo del nucleo di polizia Tributaria della Guardia di Finanza.
GLI INDAGATI – Secondo quanto risulta a LiveSicilia gli indagati sarebbero cinque: Pietro Bottino, Gaetano Sannolo, Isidoro Cutuli, Florence Lhay, Salvatore Sebastiano Gibiino. L’accusa è di concorso in ostacolo all’esercizio delle funzioni delle autorità pubbliche di vigilanza.
LE ACCUSE – La magistratura sta eseguendo accertamenti sulle condotte di ostacolo all’esercizio delle autorità pubbliche di vigilanza. L’indagine scaturisce dalle segnalazioni effettuate dal gruppo di ispettori della Banca d’Italia dal 7 novembre del 2017 al 14 febbraio del 2018, che riscontrarono “numerose e gravi irregolarità”. La Banca d’Italia ha chiesto all’assessore all’Economia della Regione siciliana lo scioglimento degli organi con funzioni amministrative e controllo della banca, tanto che è scattata la sottoposizione all’amministrazione straordinaria.
PERQUISIZIONI Secondo quanto risulta a LiveSicilia la magistratura ha disposto la perquisizione degli uffici e delle abitazioni di tutti coloro che hanno rivestito cariche e funzioni in Banca Base e nel Consorzio Co.Fi.San., primo azionista della banca. In particolare è stata disposta la perquisizione degli uffici di Giuseppe Deiana, ex consigliere della banca, Gaetanino Cascone, ex vicedirettore della banca, Andrea Pappalardo, direttore generale di Co.Fi.San. Perquisizioni anche nelle case di Pietro Bottino, Isidoro Cutuli, Gaetanino Cascone, Salvatore Sebastiano Gibiino, Andrea Pappalardo, Gaetano Sannolo, Giuseppe Deiana e negli uffici della Co.Fi.San., nella disponibilità di Pietro Bottino, Salvatore Gibiino e Andrea Pappalardo.