Pestaggio razzista su un migrante, arrestati due minorenni - Live Sicilia

Pestaggio razzista su un migrante, arrestati due minorenni

Due giorni di rapine, aggressioni e minacce. Le vittime hanno denunciato e contribuito al riconoscimento dei violenti minori.
GRAMMICHELE
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GRAMMICHELE – Due giorni di rapine e violenze nel territorio di due province. Fatti per i quali due ragazzi minorenni, uno di 16 e l’altro di 17 anni, erano rimasti finora a piede libero. Sono stati portati in un Istituto penale per minorenni i giovani originari di Grammichele, nel Calatino, che tra il 30 e il 31 agosto hanno aggredito diverse persone, tra le quali un 23enne originario del Burkina Faso a cui le botte sono costate 21 giorni di prognosi.

La notizia dell’arresto è stata resa nota oggi dai carabinieri. La procura del tribunale dei Minorenni accusa i due di rapina e lesioni aggravate, minacce e porto d’armi e oggetti atti a offendere. Il primo dei fatti in cui gli adolescenti sarebbero coinvolti è avvenuto nel pomeriggio del 30 agosto, in piazza Carlo Maria Carafa, nella città calatina. I due, insieme a un maggiorenne, hanno cominciato a pestare a sangue il 23enne straniero, aggiungendo inulti a sfondo razziale e minacce di morte.

Un pestaggio razzista in piena regola, interrotto solo dall’arrivo dei militari che hanno messo in fuga i tre. La stessa sera, intorno alle 20, i giovani erano tornati dal migrante. E avevano finito l’opera: ancora botte, fino a causare al 23enne una emorragia cerebrale. Il cittadino africano era stato portato all’ospedale Gravina di Caltagirone, ridotto male dalle percosse.

Poche ore dopo, intorno all’una meno un quarto di notte, i due minori sono arrivati a Marina di Ragusa. Diversa la provincia, ma non minore l’aggressività. Lì avrebbero strappato una collana d’oro dal collo di un coetaneo e avrebbero cominciato a malmenarlo con un manganello, calci e pugni. La vittima avrebbe poi avvisato il padre. L’adulto si è messo in cerca dei due picchiatori e, dopo averli trovati per chiedere la restituzione della collana, ha fatto la fine del figlio: assalito a colpi di manganello anche lui.

Quarantacinque minuti dopo, è toccato a due fratelli di 13 e 16 anni: i due di Grammichele avrebbero intimato loro la consegna dei cellulari. Quando i fratelli si sono rifiutati, sarebbero scattate le minacce con un coltello e i colpi di manganello alle gambe, per perpetrare la rapina.

Il raid di rapine e violenze si è concluso a Scoglitti, frazione di Vittoria, sempre nel Ragusano. In via Messina cinque giovani ne avrebbero aggrediti altri tre. Una collana d’oro strappata dal collo, poi un colpo di manganello in testa e la minaccia: “Vedi che esco la pistola“.

Sono state le immagini di videosorveglianza dei luoghi indicati dalle vittime, la descrizione su aspetto e vestiti indossati a permettere di identificare i due malviventi. La conferma, poi, è arrivata dal riconoscimento fotografico. Tutti elementi che hanno portato all’arresto dei picchiatori minorenni.


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