Petrosino, le intercettazioni: "Vincerà il nostro candidato" - Live Sicilia

Petrosino, le intercettazioni: “Vincerà il nostro candidato”

L'inchiesta sulla compravendita di voti con la mafia

PETROSINO (TRAPANI) – Uno spaccato clamoroso relativo alle ultime elezioni amministrative svoltesi a Petrosino. Oggi la notizia dell’arresto (domiciliari) del consigliere comunale Udc Michele Buffa, accusato di voto di scambio politico-mafioso, e adesso emerge che ad essere indagato con la stessa accusa è l’attuale presidente del consiglio comunale Aldo Caradonna.

Le intercettazioni

Agli atti d’indagine anche una intercettazione nella quale Marco Buffa, finito in carcere, dice di trovarsi in compagnia del candidato sindaco Anastasi, e parlando con la moglie lo presenta come “il sindaco nuovo”. Secondo i carabinieri l’uomo era certo dell’esito di quelle elezioni. Sarebbe stato lo stesso Buffa a svelare la compravendita elettorale, dialogando con un altro soggetto, Antonino Maltese, detto ‘manuzza’. Buffa gli disse di avere incontrato il candidato sindaco Anastasi e i candidati consiglieri comunali Michele Buffa e Caradonna, e che c’era la possibilità di fare “dure ore e mezza, tre ore, 750 euro al mese”. Parlavano di lavori socialmente utili da destinare agli ex detenuti: “Mi hanno detto una cosa compare…che è una cosa oltre per noi…750 euro al mese ti sembrano brutti”.

Il sostegno di Buffa ad Anastasi

Buffa quindi sosteneva Anastasi, proprio in funzione dei lavori socialmente utili nei quali potevano essere assunti, mentre l’altro candidato in campo, Roberto Angileri era guardato con diffidenza: “Da lui – diceva Marco Buffa – non ci possiamo andare se no ci fa mettere le manette”. L’esito elettorale determinò la vittoria di Anastasi sull’altra candidata, Marcella Pellegrino, per trenta voti. Marco Buffa fu ascoltato commentare così il risultato, parlando al telefono con il cognato: “”…e io che ti ho detto? La differenza all’ultimo si fa e la facciamo sempre noialtri senza che si offende nessuno  …hai capito? Sempre così è stato…e quanto meno domani possiamo dire mezza parola”.

Il blitz Hesperia

Marco Buffa nel settembre scorso è stato arrestato dai carabinieri nell’ambito dell’operazione antimafia Hesperia. Si sfogava quindi così parlando con la moglie durante un colloquio: “Lui mi ha portato gli stampini a casa (fac simili, ndr), mi ha dato i soldi che io non volevo e mi hanno detto prendili e dalli alle persone delle case popolari…per me può cadere pure il Comune io gli ho portato i voti ci siamo messi a girare insieme, siamo andati qua e la…è stato lui a venire a cercare a noi c’è stata una riunione e mi ha detto Marco mio evitiamo di farci vedere insieme…con lui siamo andati a prendere i voti alle case popolari lui adesso mi vuole rovinare…io al processo faccio cadere il Comune…lui ha accusato me di una cosa non fatta…lui ha avuto persone malandrine che gli hanno portato i voti …non sono io che sono andato a cercare lui è lui che ha cercato me”,


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