CATANIA – La pianta organica è insufficiente a garantire la necessaria manutenzione al Consorzio di Bonifica di Catania. Questa la denuncia, presentata stamattina nel corso di una conferenza, della Flai Cgil e della Camera del Lavoro etnea sulla scopertura, a livello di organico, dell’ente di bonifica più grande in Sicilia per estensione e secondo in Italia con 52.000 ettari di comprensorio irrigabile e 2.200 chilometri di rete di distribuzione tubale, per cui bisogna assicurare la manutenzione per tutto l’anno. “L’efficienza dell’ente è seriamente compromessa dal fatto che a fronte di una previsione di una pianta organica che prevede 279 unità a tempo indeterminato, l’ente utilizza personale precario e stagionale per il 65% – afferma il segretario della Flai Cgil Alfio Mannino. Sono state effettuate solo poche assunzioni a tempo indeterminato – aggiunge – e gli stagionali vengono impiegati per svolgere un ruolo fondamentale”.
Secondo la Cgil non solo ci sarebbero le condizioni per assumere parte di questi lavoratori, ma la loro stabilizzazione servirebbe anche a rendere più efficiente lo stesso Ente. “Non si può certo dire che il Consorzio, in questo momento, espleti al meglio le sue funzioni – prosegue Mannino – proprio per la pianta organica sottodimensionata, quando al contrario, con maggiori addetti, potrebbe offrire un miglior servizio all’agricoltura”. Rispetto al Consorzio di Enna, ad esempio, che ha un territorio da servire inferiore a quello etneo del 60 per cento e serve meno utenti, quello catanese ha un numero di dipendenti minore.
“Siamo molto preoccupati, nonostante siamo in inverno, per quello che potrà avvenire in estate – commenta il segretario provinciale della Cgil, Angelo Villari. Se non si programma e se non ci si prepara prima, il rischio è che la stagione irrigua e agricola della nostra provincia rischia di saltare”. Per Villari è estremamente importante che, in questo periodo dell’anno, vengano effettuati i lavori di manutenzione e tutto sia predisposto per evitare problemi durante la stagione estiva.
“L’assenza di tutti questi lavoratori – continua – ha messo in discussione proprio la possibilità di organizzarsi a dovere in previsione dell’estate. Sappiamo che il governo regionale sta predisponendo un disegno di legge – conclude – e a noi sta bene; ma siccome sappiamo che i tempi sono lunghi, chiediamo che immediatamente intanto si risolva questo problema e poi, in un secondo momento, si discuta di questa legge.