PALERMO – Nuova pedonalizzazione nel salotto cittadino. Dopo San Domenico, infatti, anche piazza Bologni è stata riconsegnata ai palermitani. Tavolini, panchine bianche, cinque quadrati di tappeto erboso, essenze profumate e soprattutto nessuna auto al centro della storica piazza ai confini dell’Albergheria. Almeno fino al 15 luglio. L’iniziativa della giunta targata Orlando, infatti, è stata realizzata in vista dei festeggiamenti in onore della Santuzza.
Al centro del foro, la statua bronzea di Carlo V sembra risplendere tra i sorrisi e la gioia dei cittadini presenti alla cerimonia di consegna. “Un’altra splendida tessera di questo mosaico che viene recuperato – sono queste le parole del sindaco al suo arrivo -. Una tessera che era diventata un coccio rotto, trascurato, abbandonato e adesso invece splende in questa magnifica area e rappresenta un palcoscenico eccellente per la statua dell’imperatore e per i palazzi circostanti”.
Piccoli assaggi in fase di sperimentazione, dunque, attraverso i quali l’amministrazione comunale vuole promuovere il dibattito sulla possibilità di mutare, una volta per tutte, gli scenari urbani del capoluogo. “Sono fermamente convinto che continuando in questo modo ognuno si renderà conto che le tessere belle di Palermo sono più numerose di quelle disarmoniche e sgraziate – prosegue il primo inquilino di Palazzo delle Aquile -. Nel Piano urbano del traffico, all’esame del consiglio comunale, sono previste tante splendide novità. La bellezza di Piazza Bologni e piazza San Domenico finalmente libere rappresentano l’inizio di un nuovo modo di intendere la città”.
Nelle intenzioni del primo cittadino, come dichiarato a Livesicilia, c’è soprattutto la voglia “di liberare Palermo dalla piaga dei posteggiatori abusivi”. Una vera e propria guerra in cui il Comune non intende fare passi indietro. “Ogni metro quadrato sottratto alle auto rappresenta un crollo degli incassi nelle tasche degli abusivi – conclude Orlando -. Non pagate, denunciate. E’ ora di finirla con questo saccheggio, con questo pizzo di strada”.