CATANIA – “Non sussistendo ragioni fondate per le pretese avanzate dal dott. Maggio non è possibile proporre al Consiglio una discussione in contraddizione con le pregresse iniziative giudiziarie”. Avrebbe esordito così il Rettore Giacomo Pignataro ai professori Elia, Iachello e Toscano nel corso dell’ultimo Consiglio d’amministrazione, datato 30 gennaio scorso, di fronte ai dubbi dei docenti in questione circa il mancato inserimento tra i punti all’ordine del giorno della “Nota del dott. Maggio prot. 8435 del 24 gennaio” da loro formalmente richiesta come da regole vigenti. Ed è proprio questa la spiegazione che Giacomo Pignataro ha fatto pervenire agli organi di stampa quest’oggi, in replica alle denunce dei consiglieri, per frugare ogni ombra sulla correttezza dell’organo da lui stesso presieduto.
“Il consiglio d’amministrazione è un organo dotato di un preciso regolamento – si legge nella replica – in qualità di Rettore ne sono il presidente ed è mio dovere farlo rispettare”. Entrando nello specifico sulla questione dottor Maggio, Pignataro tiene a precisare: “Ho ritenuto indispensabile acquisire preliminarmente una valutazione dell’avvocatura distrettuale dello Stato”.
Nessuna censura dunque, né azzittimenti di alcun tipo, ma allo stesso tempo nessun astio e rancore. “Nessun altro consigliere ha rilevato anomalie – conclude Pignataro – mi auguro, e ne sono certo, che i colleghi continueranno a fornire il proprio contributo”.