Pista ciclabile, in arrivo i cordoli |Ma l'opera resta incompleta - Live Sicilia

Pista ciclabile, in arrivo i cordoli |Ma l’opera resta incompleta

Costeranno 185 mila euro e metteranno in sicurezza la parte di pista attualmente a senso unico. Nessuna traccia del tratto dal porto alla plaia.

il provvedimento
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CATANIA – Pubblicato il provvedimento per il completamento della pista ciclabile del lungomare. Mancano infatti cordoli per buona parte del percorso, motivo per cui l’amministrazione non solo ha dovuto stanziare ulteriori somme (impegnati 300 mila euro) – a pista quasi completata, dato che lo stanziamento è del 4 aprile 2016 – ma anche a inaugurarla incompleta. Da ieri, invece, è stato pubblicato sul sito del comune l’atto con il quale Palazzo degli elefanti, in particolare la direzione Polizia municipale, la “Procedura negoziata per l’esecuzione di lavori di fornitura e posa in opera di cordoli delineatori stradali in plastica eterogenea riciclata non valicabili per pista ciclabile lungomare di Catania da piazza Europa a piazza Nettuno”. (LEGGI QUI)

Per un costo di 185 mila euro, verranno realizzate le barriere per consentire il doppio senso di circolazione delle bici anche da piazza Nettuno a piazza Europa, fino a oggi a senso unico. Importo che si aggiunge ai 168 mila già spesi (meno che per l’acquisto del cordolo) – anche se al momento non rendicontati – per la realizzazione dell’attuale opera, portando così la spesa a superare i 300 mila euro. Se si aggiunge la realizzazione dei parcheggi sulla via De Gasperi, annunciata dall’amministrazione e per cui sarebbe destinata parte dei 300 mila euro impegnati, il costo della pista ciclabile arriva a sfiorare i 500 mila euro. Come denunciato in più occasioni dal consigliere comunale Manlio Messina.

Nessuna traccia, se non sulla carta, invece, della parte di opera che dovrebbe collegare la pista ciclabile di viale Kennedy all’ingresso del porto di Catania. Nonostante questo sia scritto nella gara di appalto e ribadito nel provvedimento firmato da Pietro Belfiore. Da risolvere, infine, anche il problema non da poco dell’intersezione della pista con le fermate dell’autobus, alcune attualmente sospese forse per evitare un altro incidente, dopo quello costato la milza a un motociclista. Oltre all’abbattimento delle barriere architettoniche, anche questo inserito nel bando.

 


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Commenti

    Purtroppo la notizia è fondata Io lavoro da parecchi anni in quella zona e sul lungomare accadono spesso incidenti ser, purtroppo questa pista ciclabile così come è stata realizzata mi sembra molto insicura e pericolosa. IO CON I MIEI FIGLI NON CI ANDREI MAI QUESTO E’ SICURO.MA E’ SOLO UN MIO PUNTO DI VISTA.

    Da casa mia vedo la pista e sono anche un ciclista.
    La suddetta, oltre che pericolosa (molti la percorrono contro mano anche dove attualmente non è consentito), è fatta male (da progetto) soprattutto nel senso di marcia opposto!
    Chi proviene dalla costa di Acicastello, tecnicamente per accedere o attraversa la strada su piazza mancini Battaglia o entra da via acque casse…cosa che un ciclista amatoriale è difficile effettui anche perché deve fare un toboga in zona residenziale che ha poco senso.
    Ad ogni modo è anche pericolosa per due ciclisti che procedono nei due sensi di marcia sino a piazza nettuno….un frontale tra due ciclisti è potenzialmente devastante.

    Dilettanti allo sbaraglio, c’è poco da aggiungere. Venditori di fumo. Nessuno avrebbe da obiettare sulla realizzazione di una pista ciclabile, ma se per farla si deve, come è ormai solito per questa amministrazione, oltrepassare il limite del ridicolo, meglio non farla. Soldi pubblici buttati per vedere una lingua di tappetino di asfalto scadente, dipinta con il colore delle strisce blu della Sostare, piuttosto che le finiture in quarzo ovvero gli altri ritrovati della tecnica che sia il Comune sia gli eminenti “esperti” probabilmente nemmeno conoscono. Però sanno benissimo come spendere centinaia di migliaia di euro per una cosa inutile e di facciata. Fumo negli occhi, appunto. Con gli stessi soldi si sarebbe potuta sistemare la vergogna dell’illuminazione inesistente sullo stesso lungomare, per fare solo un esempio. Chiunque corre o passeggia sul marciapiede di sera sa che tutto il tratto è praticamente al buio, brutto e pericoloso (come il resto della città purtroppo….). Ma il sindaco ovviamente fa la sfilata di giorno in sella alla sua bici vintage….. Ma alla fine, cosa ci si può aspettare da chi fin dal primo giorno ha giocato con le tre carte? Come dimenticare il capolavoro delle panchine di pietra asportate nottetempo dal c.so delle Province e rispuntate la mattina per il restyling del piazzale Asia? Povera Catania.

    certo sentire D’Urso che pontifica dal punto di vista tecnico, fa ridere. Ma quando D’Urso era con Scapagnini e portava aventi le rotatorie (vedi Circonvallazione) si è mai posto il problema che forse sono sottodimensionate al punto che adesso si creano veri e propri corto circuiti che stanno incasinando la circolazione??
    Forse dovrebbe tacere anche perchè oramai il suo tempo è finito: l’opportunità l’ha avuta ma i risultati sono stati disastrosi

    La pista è insicura?,o le auto che vanno almeno a 60km/h (oggi che c’è il limite di 40 km/h, prima anche 70 -80 tranquillamente al mattino.
    Io metterei autovelox in alto nei semafori,e vigili tutta l’estate nei 2 sensi,vedreste come dimezzerebbero gli incidenti.

    Nel frattempo vogliamo parlare anche di quella gran minchiata del centro commerciale al lungomare? Come avrebbe reagito il traffico di fronte a tale nefandezza?

    Purtroppo ci stiamo solo infiammando il sistema nervoso con, scusate la crudezza, il solito taci maci delle situazione. Qualunque struttura nasce in un progetto…e non solo con un progetto. Il lungomare è strada…e non vi è stata progettata nessun’altra struttura. Aggiungere a volte, abbisogna di veri esperti dell’aggiunta che ne dichiarino la fattibilità. Volevate fare una pista ciclabile….beh…dovevate pensarla prima di fare il lungomare !

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