Pista di pattinaggio, è scontro social tra gestore e sovrintendente

Pista di pattinaggio, è scontro social tra gestore e sovrintendente

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    Palermo è la città in cui tutti pensano di avere solo diritti e mai nessun dovere.

    Rammaricato dalle parole della sovrintendente Selima Giuliano, è corretto fare chiarezza.

    Partiamo dall’inizio: al mondo, tutte le più belle piste di pattinaggio sul ghiaccio si trovano nelle zone centrali delle città. Giusto per citarne alcune: l’ice Dream di Vienna, dove si pattina davanti al municipio neogotico o il Rockefeller Center a New York.
    Ma ricostruiamo i fatti.

    Negli ultimi 10 anni chi ha avuto un ruolo pubblico e istituzionale in questa città ha sempre accolto con favore la manifestazione, essendoci noi attenuti ad ogni prescrizione. A dirlo non sono io, ma i fatti: mai in dieci anni è stato registrato o raccontato un procedimento per difformità nei nostri confronti, rispetto ai progetti.

    Quest’anno, come possono confermare le corrispondenze tra la società che gestisco e il Comune di Palermo e la Sovrintendenza ai Beni Culturali, tutto ciò che avevamo concordato per il rilascio dell’autorizzazione è stato tempestivamente eseguito, inviando foto e video (come da parere del 01/12/22 che posso tranquillamente inviare a chi volesse approfondire il caso).

    Adesso entriamo nel merito delle sue dichiarazioni, cara sovrintendente, relative ai nostri presunti “abusi” che l’hanno condotta a darci parere di diniego, pervenuto solo il 4 gennaio.

    In data 23 dicembre lei dichiara che nei giorni 2, 3 e 4 dicembre la nostra società fosse priva di autorizzazione per l’allestimento. Mi dispiace doverla contraddire, ma nei suddetti giorni, noi eravamo in possesso di autorizzazione comunale rilasciata il 2 dicembre 2022.

    Il 16 dicembre, a quel punto, constatava alcune difformità attraverso sopralluogo del comando di Polizia Municipale, quali recinzione metallica, stufe a fungo, esposizione di auto e struttura gonfiabile.

    Bene. Spieghiamo tutto. Per quanto riguarda la recinzione metallica lungo il percorso delle vie di esodo, questa è stata posta sia a tutela del parco che dei fruitori della pista, poiché alle 18.30 il parco del Giardino Inglese, oltre ad essere totalmente al buio, viene chiuso dai custodi. Abbiamo ritenuto che fosse necessario che gli utenti della pista non vagassero liberamente per il parco buio e non sorvegliato. Concordiamo che una prescrizione è una prescrizione ma in quel momento è prevalso il nostro senso di responsabilità.

    Relativamente alle stufe a fungo, queste erano state collocate lungo il percorso per un maggiore comfort delle famiglie con bambini, in attesa al botteghino.

    Ci rendiamo conto che relativamente all’esposizione delle auto abbiamo commesso un errore in un momento di forte stress per il ritardo nel montaggio.

    Tuttavia, per ogni abuso sopra citato, abbiamo tempestivamente provveduto alla rimozione, all’atto stesso della contestazione da parte della Polizia Municipale, avvenuta ancora prima che avviassimo le attività della pista.

    Per quanto riguarda la sua affermazione sul fatto che io sia o meno un benefattore, le rispondo dicendo che io sono soltanto un imprenditore che da dieci anni non riceve un contributo pubblico ma che opera, sì con mentalità imprenditoriale ma anche per arricchire la programmazione natalizia della città, con un evento ricreativo unico, che è stato indiscutibilmente gradito da bambini, ragazzi e adulti. Lo dimostra il riscontro di pubblico e le file interminabili di cittadini ma anche di utenti che sono giunti dalla provincia, oltre che dei turisti presenti in città.

    Inoltre le comunico che come ogni anno, pagheremo una locazione al Comune di Palermo (che nel 2022 ha subito un aumento del 400%), pari a un importo di €10.620 per 30 giorni di utilizzo della struttura. Non esattamente due spicci.

    Sono orgoglioso anche di comunicarle che anche quest’anno ho avuto il piacere di donare mille biglietti ai bambini di alcune case famiglia palermitane.

    Il motivo principale della richiesta di proroga, che lei ha negato pur essendone a conoscenza, sta proprio nel fatto che buona parte di questi bambini non avevano ancora usufruito di questi ingressi.

    Le rammento inoltre che prima dell’inizio delle attività, ho offerto un contributo per l’acquisto di una navetta per disabili alla scuola Ascione. Questo assegno è stato donato alla presenza del sindaco Lagalla e dei suoi assessori, che hanno apprezzato e non si sono mai posti contrari all’organizzazione dell’evento.

    Relativamente ai ragazzini del pattinaggio a rotelle, la società che rappresento ha finanziato la fornitura, il montaggio e lo smontaggio, di una pavimentazione adatta presso il padiglione 20 della Fiera del Mediterraneo.

    Infine dottoressa, mi dispiace aver letto nella sua bacheca, dei commenti che fanno riferimento alla mia persona. Vengo definito come un “delinquente con atteggiamenti mafiosi”. Giusto per fare chiarezza: il sottoscritto è stato vittima di minacce estorsive e, sebbene io non lo abbia mai fatto pubblicamente, ora è giunto il momento di difendermi pubblicamente e dirle che beh, mi vanto di avere denunciato i miei estorsori. La pregherei pertanto di invitare, nel rispetto dei figli di tutti, tali leoni da tastiera a non fare commenti giusto per acclamare la sua benevolenza.

    Per finire, gentile soprintendente, nei miei video e post, io non cito né il suo nome né il luogo esatto della sua abitazione, che tra l’altro non conosco. Mi guarderei bene dal ledere la sua privacy.

    Resto in ogni caso disponibile a un confronto chiarificatore, nel bene indiscusso di questa città.

    Guglielmo Correnti

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