La Corte Costituzionale si è espressa: il lodo Alfano, considerato illegittimo,
è stato annullato. Decisione che ha suscitato domande, dubbi, polemiche.
Ma senza allontanarci troppo, la sentenza della suprema corte ha generato pareri contrari anche tra i costituzionalisti. Giovanni Pitruzzella, avvocato e
professore di Diritto costituzionale presso l’università di Palermo, disapprova la bocciatura della legge: “Rispetto le decisioni della Corte ma io avrei detto sì al lodo Alfano in quanto, a mio avviso, compatibile con il disegno costituzionale”. Il professore mostra stima per il lavoro svolto dai giudici ma crede che la loro giurisprudenza sia incoerente: “La sentenza è stata negativa perché la sospensione dei processi per le quattro più alte cariche dello Stato, proposta dal ministro Alfano, costituisce una legge ordinaria. Invece l’articolo 138 della Costituzione prevede che le modifiche costituzionali siano attuate con leggi di revisione costituzionale”. E dove sta l’incoerenza? “Già nel 2004 – continua Pitruzzella – si era discusso e poi bocciato il lodo Schifani perché incompatibile con gli articoli 3 e 24 della Costituzione. Ma mai nessuno aveva fatto riferimento alla necessità di una legge di revisione costituzionale. Non ha senso parlarne adesso”.
È tra amarezze e delusioni che si cerca comunque di pensare al futuro. Cosa accadrà al Paese, al governo, allo stesso presidente del Consiglio non è dato
saperlo. Ma il costituzionalista palermitano abbozza delle ipotesi: “Purtroppo
sono preoccupato per il destino dell’Italia. Mi sembra che ci sia una guerra di
tutti contro tutti. I partiti si odiano tra loro, ogni forza politica critica le altre. Berlusconi, pur continuando ad avere il sostegno del popolo, rischia di essere ostacolato dalle istituzioni”.
Una situazione precaria, da un punto di vista istituzionale ma anche politico: “I processi e le azioni penali contro il premier metteranno a dura prova la stabilità del governo. Sarà un periodo di forte incertezza, di profonde tensioni che potrebbero portare allo scioglimento anticipato delle Camere e quindi a nuove elezioni. Spero solo che gli italiani mantengano i nervi saldi”.
Ce lo auguriamo anche noi.
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