Politeama occupato per protesta |Scoppia la "guerra" tra musicisti - Live Sicilia

Politeama occupato per protesta |Scoppia la “guerra” tra musicisti

La protesta della Fondazione orchestra sinfonica penalizza l'associazione Amici della musica, che protesta: "L'occupazione è una farsa che ci preclude di fare concerti"

PALERMO – Da quando la Regione ha chiuso i rubinetti del finanziamento per la Fondazione orchestra sinfonica siciliana (“Abbiamo solo 1,2 milioni sui 9 che ci erano stati promessi”, denunciano i musicisti), al Teatro Politeama di Palermo va in scena una lotta intestina. Da una parte i componenti dell’orchestra, dall’altra l’associazione ‘esterna’ “Amici della musica”.

“Impediscono lo svolgimento dei nostri spettacoli”, denuncia Dario Olivieri, direttore artistico degli Amici della musica. “Il teatro è occupato. E cioè, chiuso per tutti: funziona così”, risponde Luciano Saladino, violinista dell’Orchestra sinfonica. In realtà, è già da tempo che tra la direzione artistica di Amici della musica e gli orchestrali del Politeama non corre buon sangue. “Olivieri, all’inizio della nostra protesta, si è sempre dichiarato dalla nostra parte – dice Saladino – ma solo a parole: appena la nostra situazione ha iniziato a stargli scomoda ha fatto partire la lettera dell’avvocato”. Sì, perché questa settimana, raccontano i musicisti, il direttore artistico dell’Associazione palermitana ha fatto recapitare all’orchestra una lettera dove denuncia che l’occupazione sarebbe una “farsa”. Fatta “a singhiozzo”, e interrotta da sporadici concerti. Ma i musicisti del Politeama si difendono: “I concerti – spiegano – sono stati fatti in via del tutto informale, organizzati tra noi e solo per il nostro pubblico: abbiamo persino cacciato i nostri direttori d’orchestra”. “Il blocco dell’attività all’interno del teatro è stato deciso con un’assemblea pubblica – aggiunge Claudio Sardisco, della Fials (Federazione italiana lavoratori spettacolo) – , da parte nostra non c’è mai stata una parola contro gli Amici della musica. Ma per la nostra causa nessuno sta muovendo un dito. L’occupazione è un modo estremo di sensibilizzare l’ambiente su un problema che riguarda un po’ tutti i teatri”.

Dario Olivieri, però, non ci sta. “Le ragioni dell’occupazione – replica – sono comprensibili e condivisibili, dato che è messa in dubbio la sussistenza stessa dell’orchestra, ma non condivido che il disagio si è manifestato in una forma per cui la Foss può fare i concerti ma, di fatto, preclude la possibilità a noi di farli”. Il direttore artistico dell’associazione Amici della musica spiega, infatti, che dai primi di febbraio – è allora che l’occupazione ha avuto inizio – sono stati costretti ad annullare quattro concerti. “Si preoccupa dei suoi abbonati – risponde Saladino – , ma è entrato a casa nostra e non si rende conto che i nostri problemi sono ben più gravi. Ha fatto finta di essere solidale con la nostra causa, ma non lo è affatto”. E adesso, dopo la lettera che Olivieri ha mandato all’orchestra tramite il suo avvocato, i musicisti già pensano ad una diffida nei suoi confronti.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI