CATANIA – Nella trascorsa giornata personale dell’U.P.G.S.P. unitamente a pattuglie del Reparto Prevenzione Crimine, ha effettuato nell’ambito dei servizi predisposti dal Questore di Catania Marcello Cardona, un controllo straordinario del territorio in centro storico. Al termine del servizio sono stati conseguiti i seguenti risultati: 215 le persone identificate; 98 i veicoli controllati; 21 le contestazione al Codice della Strada (di cui 6 per guida senza casco); 4 i veicoli sottoposti a sequestro amministrativo perché privi di copertura assicurativa; 3 le carte di circolazioni ritirate; 2 le patenti di guida ritirate; 2 le persone indagate in stato di libertà per guida senza patente; 2 le persone tratte in stato di arresto.
Una delle persone arrestate è il giovane catanese Rosario Giuffrida (classe 1992) per istigazione alla corruzione, resistenza a P.U. e lesioni personali. In particolare, il giovane, nelle prime ore del pomeriggio, mentre transitava a bordo della propria autovettura in via Acquicella Porto, è stato fermato dalle pattuglie di polizia per un controllo dal quale è emerso come il veicolo su cui viaggiava fosse non solo privo di copertura assicurativa ma risultasse anche sottoposto a sequestro amministrativo; a questo punto il ragazzo ha offerto agli operatori di polizia una banconota da dieci euro affinché questi non procedessero a contestare le sanzioni previste dal codice della strada per il caso di specie. Mentre gli operatori procedevano alla contestazione degli addebiti, il giovane, all’improvviso, è andato in escandescenza, opponendo una pervicace resistenza ai poliziotti che tuttavia sono riusciti a bloccarlo dichiarandolo in arresto.
L’altra persona arrestata è Il cittadino marocchino Youssef Miriniouy (classe 1987) per tentata estorsione. L’uomo, che esercitava abusivamente l’attività di guardiamacchine in piazza San Placido, nelle prime ore della sera, al rifiuto di un automobilista di pagare 2 euro per il parcheggio gli inveiva contro, minacciandolo anche di morte. Dagli accertamenti esperiti emergeva, peraltro, come a carico del marocchino pendesse un provvedimento di espulsione. Il P.M. di turno disponeva che l’arrestato venisse associato preso la locale casa circondariale di Piazza Lanza.