TAORMINA – Il dirigente del Commissariato di Taormina (Messina) Renato Panvino è stato promosso primo dirigente. Nato a Reggio Calabria il 23 luglio 1968, è entrato all’Istituto superiore di Polizia di Roma nel 1988 per la frequenza del ciclo di studi quadriennale al termine del quale ha conseguito il diploma e il grado di vice commissario della Polizia Di Stato.
Ha conseguito la laurea in giurisprudenza all’Ateneo di Messina e la laurea in scienze delle pubbliche amministrazioni all’Ateneo di Catania. Nel 1993 è stato assegnato in qualità di dirigente dell’ufficio primo del Compartimento della polizia ferroviara della Calabria-Basilicata-Campania; nel 1994 è stato trasferito all’Ufficio volanti della Questura di Reggio, nel 1995 alla squadra mobile di Reggio Calabria come dirigente dell’Ufficio furti e rapine – prostituzione e pedofilia. Nel 1999 è stato nominato dirigente del Commissariato di Cittanova, nel 2000 del Commissariato di Condofuri Marina e nel 2001 è stato trasferito alla squadra mobile reggina dove diretto la sezione catturandi. Nel 2007 è stato nominato vice dirigente della mobile e dirigente della sezione criminalità organizzata con competenza provinciale.
Nel corso della carriera ha partecipato alla cattura di oltre 40 latitanti ricercati a vario titolo per reati di mafia. Tra le operazioni cui ha partecipato, “Cent’anni di storia” contro le più potenti cosche della Piana di Gioia Tauro con diramazioni nel mondo (Piromalli-Molé- Alvaro); “Virus” contro gli Alvaro di Sinopoli; “Cosa Mia” contro le cosca dei Gallico-Parrello che imponevano il pagamento del pizzo alle società impegnate nelle costruzione del V macrolotto dell’autostrada A3 che collega Gioia Tauro a Villa S. Giovanni; operazione contro le famiglie mafiose dei Morabito di Africo e altri cartelli operanti nella fascia ionica della provincia di Reggio Calabria. Nel 2006 ha ricevuto dall’associazione antimafia Riferimenti il premio Gerbera Gialla, e nel 2009 gli è stato conferito il premio “Saetta – Livatino”. Nel 2009 Panvino è stato inviato in Venezuela in qualità di docente esperto di indagini riguardanti i sequestri di persona, riservato agli ufficiali della polizia locale ed a quelli appartenenti ai servizi di informazione e, nello stesso anno, è diventato dirigente del Commissariato di Taormina.