FICARAZZI (PALERMO) – Una chiesa stracolma ha accolto il feretro di Daniele Guccione nella chiesa di Sant’Atanasio, a Ficarazzi. Il funerale del giovane agente si è tenuto stamattina, alle 10,30, nella parrocchia del paese alle porte della città dove abitavano i suoi genitori: presenti centinai di compaesani, oltre a carabinieri, vigili del fuoco e decine di colleghi della polizia di Stato da Palermo e da Vibo Valentia, dove da diversi anni Guccione prestava servizio. Giovedì scorso stava tornando a casa proprio dalla Calabria. Una notte fredda, con pioggia e grandine che si sono abbattute violentemente sull’autostrada Palermo-Messina.
All’altezza dello svincolo di Rocca di Caprileone, la tragedia: la sua Seat Ibiza è finita fuori strada, terminando la sua corsa contro il guardarail. L’abitacolo dell’auto si accartocciato, intrappolandolo. E quando i vigli del fuoco hanno estratto il suo corpo dalle lamiere era già stato chiaro che per il giovane non c’era più niente da fare. Guccione, sposato e padre di due bimbe, stava tornando a casa.
Avrebbe dovuto partecipare ad un funerale l’indomani. “E invece oggi ci siamo ritrovati ad andare dal suo”, dice con le lacrime agli occhi un amico di famiglia. In tanti hanno ricordato l’amore con il quale il poliziotto si dedicava alla sua famiglia. Prima fra tutti la moglie Daniela, che nel corso della cerimonia ha letto una lettera a lui dedicata. “Era un uomo adorabile, attaccato alla famiglia, dai sani valori”.
Una tragedia che ha colpito l’intera comunità di Ficarazzi, che sia nelle ore successive all’incidente, che oggi, si è stretta intorno alla famiglia Guccione. “Era andato via diversi anni fa, ormai faceva la spola – dice un vicino di casa dei genitori -. Una vita da pendolare che gli faceva fare grossi sacrifici, ma sappiamo bene che per lavoro e per amore si fa questo ed altro”. “La famiglia ringrazia con tutto il cuore chi gli è stato vicino in questi giorni – dice l’amico Giovanni Saccone – un lungo abbraccio a tutti coloro che non li hanno fatti sentire soli in questo momento drammatico”.
Poi, sono arrivate le parole dolci della figlia più piccola dell’agente: “Mio papà? Il migliore del mondo. Si vede che Gesù aveva bisogno di un bravo poliziotto lassù”. Dopo la cerimonia, il feretro è stato trasportato fuori dalla chiesa a spalla,tra gli applausi, dagli amici più cari di Guccione. Sotto una pioggia battente è iniziato il suo ultimo viaggio, quello verso i Rotoli.