Ponte, tutti contro Renzi | "Sembra il Divino Otelma" - Live Sicilia

Ponte, tutti contro Renzi | “Sembra il Divino Otelma”

Tutte le critiche dopo l'annuncio del premier. Interviene Grillo.

Le reazioni
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“Il Ponte sullo Stretto é una sfida necessaria per dare un’immagine del Sud che ce la fa a realizzare delle grandi opere”. Così Dorina Bianchi, sottosegretario al Ministero dei Beni e delle Attività cultuali e del Turismo, intervenendo, nel Museo archeologico nazionale di Reggio Calabria, alla presentazione del Programma “Cultura Crea”.

Il Presidente del Consiglio Renzi con l’ennesima ‘sparata’ sul Ponte sullo Stretto ha inaugurato la campagna referendaria. Da qui al 4 dicembre ne vedremo delle belle. Non potendo convincere gli italiani sulla bontà dello stravolgimento della nostra Carta Costituzionale Renzi non farà altro che moltiplicare le promesse. Oggi il Ponte domani chissà”. Lo afferma il capogruppo dei deputati di Sinistra Italiana Arturo Scotto commentando le parole di Matteo Renzi nel corso dell’assemblea che celebra i 110 anni del gruppo Salini-Impregilo. “Vorrei ricordare a Renzi che questa opera mai iniziata è già costata ai contribuenti italiani parecchi soldi. Il tutto senza nemmeno una pietra posata, prosegue il capogruppo di Sinistra Italiana. Saranno i cittadini calabresi e siciliani a dire di no ad un’opera pubblica buona solo per le clientele e per gli affari delle mafie e assolutamente inutile per lo sviluppo di quell’area. Renzi si preoccupi dello stato in cui si trova il nostro Paese e lasci stare le opere inutili”, conclude Scotto.

“È evidente che l’annuncio del premier Renzi circa il ponte sullo stretto e i centomila posti di lavoro che ne seguiranno, rappresenti un sincero tributo per gli 80 anni del suo padre spirituale Silvio Berlusconi: nei toni, nelle parole e nelle contraddizioni”. Lo afferma, in una nota, il deputato di Possibile Pippo Civati.

“Da qui al 4 dicembre, caro Renzi, perché limitarti al Ponte sullo Stretto? Già che ci sei, annuncia anche la Piramide Renzi e l’Arco di Trionfo Boschi…”. Lo afferma Daniele Capezzone, deputato dei Conservatori e Riformisti.

“Renzi é diventato come il Divino Otelma, dopo avere criticato per anni il vecchio sistema. Pur di tentare di vincere il referendum, sarebbe disposto ad annunciare l’impossibile. Lo afferma, in una dichiarazione, la deputata di Forza Italia Jole Santelli. “Un Premier che dice bugie così evidenti – prosegue Santelli – al punto di tentare di negare che il Senato che lui vuole sarebbe composto da consiglieri regionali, dando loro quella immunità che ora non hanno. L’Italia di Renzi in 30 mesi, pur con condizioni favorevoli, è cresciuta zero e l’occupazione è rimasta stagnante nonostante il Jobs act. Il Sud langue e la presenza di immigrati supera qualsiasi precedente. Renzi in Europa non viene nemmeno invitato dopo che ha svolto alla lettera i compitini affidatigli. Siamo al parossismo assoluto. Ora parla del Ponte, ma la sua maggioranza non glielo farebbe fare mai. È stato lui a trasformare questo referendum in fatto personale e oggi che è alla frutta cerca di fare ‘il Mago Otelma de noantri'”.

“Dopo la figuraccia sulla data del referendum costituzionale, con la consultazione che si terrà venti giorni prima di Natale; dopo la figuraccia sulla scheda spot del quesito referendario, che gli è valsa critiche bipartisan e un ricorso del Codacons al Tar e alla Cassazione; dopo gli schiaffi beccati nei confronti pubblici fatti con i sostenitori del ‘no’ e i fischi che i militanti del Pd gli hanno riservato alla sua festa dell’Unità a Bologna; dopo aver mandato la fida Boschi in giro per il Sud America a caccia del voto degli italiani all’estero. Dopo tutti questi scivoloni, oggi il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, butta la palla in tribuna e tira fuori dal cilindro il Ponte sullo Stretto”. Lo scrive su Facebook Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati. “Chiaro – per Brunetta – l’obiettivo del premier: deviare l’attenzione dell’opinione pubblica su un tema che non sia il referendum confermativo, considerando anche una campagna per lui tutta in salita e i sondaggi, che in modo unanime, danno il fronte del ‘no’ in netto e crescente vantaggio. Renzi prova dunque il depistaggio, da professionista del bla-bla-bla qual è. Il premier mai eletto vuole togliere dai giornali le polemiche per lo più da lui causate in merito al referendum, gli serve uno spartiacque, un cambio di gioco per ripartire. Mi spiace caro Renzi ma gli italiani ti hanno sgamato. Le tue balle, i tuoi trucchi non convincono più nessuno. Patetico e ridicolo. Cambia il tuo sbadato e superficiale ghostwriter. Presto, con la vittoria del ‘no’ al referendum, andrai a casa”, conclude Brunetta.

“Il 90% i treni in Sicilia è a binario unico e la metà vanno a gasolio. Ora, una persona normale, in una regione che ha questa situazione, si occupa del ponte, che secondo me non sta neanche in piedi, o di far funzionare i treni?”. Così il leader della Lega Nord Matteo Salvini oggi al programma di Rai Radio1 Un Giorno da Pecora. “La Sicilia è una terra stupenda, ma lei sa che da Trapani a Ragusa sono dieci ore e mezzo di treno. E noi pensiamo al Ponte? No, io sono contrario”, ha concluso Salvini a Radio1.

“Il presidente Renzi annuncia il suo interesse sul ponte sullo Stretto di Messina il giorno dopo aver fissato la data del referendum. Evidentemente ritiene, come sempre, che i cittadini siano solo una massa di stupidi elettori, che non sono in grado di cogliere il messaggio che sta lanciando ai general contractor: ‘Se vince il sì al referendum comando io e dichiarerò l’opera come strategica’. Questo è solo un assaggio di quello che vedremo nei prossimi mesi”. Così Laura Castelli, capogruppo M5S alla Camera. “Siamo chiaramente di fronte a una sparata della sue – continua la Castelli – in Sicilia mancano strade, ferrovie e infrastrutture. Renzi vuole fare un ponte sul nulla, mentre Cosa nostra e ‘ndrangheta si stanno già fregando le mani al solo pensiero”.

“Il Menomato Morale oggi ha detto che è pronto ad aprire i cordoni della borsa (di soldi pubblici dei cittadini) per far ripartire il progetto del Ponte sullo Stretto, un’opera costosissima, inutile e in piena zona sismica”. Lo scrive Beppe Grillo sul suo blog, aggiungendo: “M5S è riuscito, grazie a Virginia Raggi, a bloccare le irresponsabili Olimpiadi del 2024 a Roma, ma non siamo ancora riusciti a frenare gli appetiti malsani di chi vuole fare a tutti i costi grandi opere inutili con i soldi dei cittadini”.

“Con i ‘Patti’ per le grandi città, il governo ha mostrato un’attenzione e una capacità di visione che pochi esecutivi nazionali avevano mostrato in passato, ma questi patti, come anche il recente ‘Patto per la Sicilia’ hanno lasciato irrisolto il nodo del trasporto interno alla nostra regione, così quello dei suoi collegamenti verso l’esterno. In un’era in cui il trasporto delle merci si affida sempre più alle autostrade del mare e quello delle persone al trasporto aereo, parlare del ponte sullo Stretto rischia di apparire anacronistico. Ancor di più con riferimento ad una regione dove il trasporto interno sconta gravissimi ritardi di infrastrutturazione, con una rete ferroviaria e stradale in condizioni pessime”. Lo dice il presidente dell’Anci in Sicilia e sindaco di Palermo, Leoluca Orlando. “Le stesse risorse che sarebbero necessarie per il ponte, se utilizzate in modo diffuso sul territorio per affrontare le tante criticità esistenti, dalle ferrovie a singola tratta o non elettrificate, alla viabilità nazionale e provinciale al potenziamento dei sistemi portuali ed aeroportuali – aggiunge -, avrebbero sicuramente un impatto più duraturo nel tempo e portatore di benefici di lunga durata anche in termini occupazionali”. (ANSA)

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