BLUFI (PALERMO) – Aveva già scontato una lunghissima pena per un omicidio di natura passionale. Finito dietro le sbarre per diciannove anni, era stato rilasciato un anno e mezzo fa. Ma Angelo Porcello è finito nuovamente in manette. Era stato arrestato l’ultima volta lo scorso agosto il pluripregiudicato di 50 anni residente a Blufi che nel tardo pomeriggio ha ucciso la farmacista Giuseppina Jacona all’interno del suo negozio del corso principale del paese. Poi si è dato alla fuga, tornando a casa e facendosi trovare dai carabinieri in pantofole e pigiama.
Le accuse nei suo confronti erano di detenzione abusiva di munizioni, ricettazione e minaccia e resistenza a pubblico ufficiale. L’arresto, dopo una perquisizione nei pressi della sua abitazione, la stessa nella quale avrebbe dovuto trovarsi oggi, visto che stava scontando la pena ai domiciliari. Porcello, già pregiudicato ai tempi per diversi reati, fu trovato in possesso di tredici cartucce calibro 12 ed un cellulare marca Samsung s3 risultato provento di furto.
Porcello, infastidito dal controllo dei carabinieri, quel giorno perse le staffe, cominciando a insultare e aggredendo uno dei militari. Quest’ultimo stava per scovare le munizioni delle quali Porcello non aveva mai denunciato il possesso. Il cinquantenne finito in manette fu così condotto al carcere Cavallacci di Termini Imerese, ma all’udienza di convalida il giudice optò per i domiciliari.
Oggi, nel suo appartamento che dista soltanto qualche metro dal luogo del delitto, avrebbe ricevuto la visita del giovane Gandolfo Giampapa, fidanzato della nipote. Insieme si sono recati alla farmacia per tentare la rapina finita nel sangue e proprio Porcello ha afferrato il coltello che aveva in tasca colpendo al collo la donna, per la quale i soccorsi non hanno potuto fare nulla.