PALERMO- La grande operazione di recupero dei corpi dei dispersi del naufragio del super yacht Bayesian a Porticello è terminata.
A distanza di quattro giorni dal naufragio avvenuto lunedì 19, la Guardia Costiera di Palermo, che fin dall’inizio ha coordinato tutte le azioni di ricerca, alle 13.30 ha dichiarato concluse le operazioni Sar con l’individuazione ed il recupero del corpo dell’ ultimo disperso, quello di Hannah Lynch, la diciottenne figlia del tycoon Mike e di Angela Bacares. Il padre è morto, la mamma si è salvata. Il bilancio finale registra 15 superstiti tratti in salvo e 7 vittime accertate.
Il cordoglio di Oxford
L’Università di Oxford si è detta “molto rattristata” per la “tragica morte” della 18enne Hannah. La studentessa, si legge in una nota diffusa dall’ateneo, era stata ammessa dopo aver brillantemente superato l’esame di maturità (detto A-level nel Regno Unito) e “aveva un posto confermato” per il corso di lingua e letteratura inglese al Trinity College “a partire da questo autunno”.
E ancora: “Il Trinity e la Facoltà di inglese non vedevano l’ora di accogliere Hannah all’università e porgono le più sentite condoglianze alla sua famiglia e ai suoi amici”. Sono stati raccolti dai media del Regno tanti tributi da parte di compagni di scuola e docenti della ragazza, diplomatasi alla Latymer Upper School di Londra, che viene ricordata fra l’altro per la sua grande passione per la letteratura.
Il dolore di tutti
Il dolore per questa ragazza che ha condiviso un tragico destino con altre sei vittime è fortissimo. Alcuni amici, parlando di lei, al Times, la descrivono come una “supernova, determinata, ostinata e divertente”. Katya Lewis, una cara amica, la descrive come una persona con “un’anima calda e bella. Stare con Hannah mi ha fatto sentire completa e felice. È l’amica più speciale che si possa desiderare e la amerò per sempre”. Il web e i social sono pieni di espressioni di vicinanza.
Le indagini sul naufragio
La Procura di Termini Imerese che indaga per naufragio, disastro, omicidio plurimo e lesioni ha acquisito tra l’altro i tracciati del sistema Ais (Automatic identification system) che mostrano gli spostamenti della barca a vela di lusso fino al momento dell’affondamento. Dall’inizio della tempesta a quando il natante è colato a picco sarebbe trascorso appena un quarto d’ora.
Gli inquirenti starebbero lavorando per capire come mai l’ancora fosse stata calata a 50 metri, è una misura non usuale per questo tipo di imbarcazione che dovrebbe ancorarsi a un fondale più basso, e vogliono appurare se il radar di bordo fosse acceso e se qualcuno dell’equipaggio fosse nella plancia di comando a controllare.