È scoccata la scintilla del bello. È un fenomeno raro, a Palermo, che pure – di suo – sarebbe una città meravigliosa se solo i palermitani l’amassero davvero, giorno dopo giorno, come una figlia da accudire. L’inaugurazione del nuovo molo trapezoidale al porto di Palermo, altra tappa di un progressivo recupero del mare che era scomparso, ha contagiato la città. Ieri, prima di sera, erano già diecimila i cittadini che hanno voluto toccare con mano tutto quello che avevano visto in Tv e letto sui giornali: di sera un’altra ondata di gente che ha deciso di passare così il suo sabato sera: in totale 15.000 persone circa. E oggi, domenica, il bis.
Sedotti dal nuovo molo del Porto
“Sarà davvero così bello?”, si chiedevano in tanti. Nessuno è uscito deluso. E a benedire l’evento c’era un’altra giornata di sole e di estate che ha esaltato i nuovi colori di questo spazio portuale che non è più grigio come una volta ma che si permette pure il lusso di un laghetto con tanto di giochi d’acqua. Perfino i più scettici, quelli del “durerà?”, sono stati sedotti dalla nuova struttura portuale che dovrà accogliere centinaia di migliaia di croceristi ma che si propone anche come casa accogliente dei palermitani che vogliono riappropriarsi di un mare negato da decenni. E poco importa se qualcuno preferisce non lasciarsi andare davanti a quella che “in altre città sarebbe una cosa normale”. Dimenticando che Palermo non è normale, non lo è mai stata. Come non è normale vivere in una città meravigliosa ma calpestarla ogni giorno a suon di rifiuti, materassi, abusivismo, prepotenza e ovviamente qualunque altra forma di ineducazione civica.
È scoccata la scintilla
E torniamo alla scintilla. È scoccata, grazie alla lungimiranza e alla visione di uno – Pasqualino Monti – che palermitano non è: manager, campano di Ischia, nemmeno 50 anni, presidente dell’Autorità Portuale della Sicilia Occidentale, benvoluto anche dalle maestranze che lo hanno seguito fideisticamente nel suo ambizioso progetto. Ora tocca ai palermitani fare sì che questa scintilla provochi un incendio di passione che possa convincere tutti sul come questa città potrebbe risolvere parecchi dei suoi mali – mafia compresa – se solo facesse un piccolo sforzo comune nella “normale” quotidianità. Il nuovo porto di Palermo, che contribuirà a portare più turisti e quindi più benessere alla città, può essere davvero il simbolo di una rinascita che parte dal mare di cui ci siamo sempre vantati pur avendolo oscurato e mai valorizzato. Ma ve lo immaginate se nel giro di pochi anni si riuscisse a mettere a sistema tutto il lungomare della costa Sud? Provate a chiudere gli occhi e a sognare. Se davvero piace questa Palermo mare&Monti, proviamo a fare tutti uno sforzo di dignità e di coerenza.