di Giampaolo Grassi (ANSA)
MILANO – Le Poste progettano crescita per se stesse e dividendi per gli azionisti, pur continuando a fare quello che hanno sempre fatto: “Corrispondenza e pacchi – ha sottolineato l’ad Matteo Del Fante – resteranno il cuore delle nostre attività”. Se le lettere nessuno le scrive più e le cartoline sono diventate roba da collezionisti, per restare al passo coi tempi, le Poste scommettono sulle potenzialità della loro rete di distribuzione. L’obiettivo è puntare sul settore delle consegne di prodotti acquistati on line: “La nostra capillarità non ha eguali”, ha detto Del Fante. I 12.880 uffici sparsi in ogni angolo del Paese restano il punto forte di Poste. Il piano strategico quinquennale presentato in Piazza Affari a Milano prevede un utile netto in crescita media annua del 13% a 1,2 miliardi nel 2022, con un dividendo del 5% annuo a partire dagli 0,42 euro per azione del 2017, e diecimila assunzioni. Nel 2022, però, i dipendenti saranno 15 mila in meno (123 mila contro gli attuali 138 mila), con uscite che “avverranno esclusivamente su base volontaria o per pensionamento”, ha spiegato Del Fante. Nessun taglio agli uffici postali, però. “Erano state programmate diverse centinaia di chiusure” nei comuni sotto i 5 mila abitanti, ma l’azienda ha fatto marcia indietro, perché “crediamo che l’allargamento della gamma dei prodotti renderà anche quelle filiali sostenibili economicamente, in un momento in cui i settori bancario e assicurativo stanno lasciando le realtà locali”. Il piano prevede 2,8 miliardi di investimenti incentrati sullo sviluppo digitale, che riguarderà anche gli uffici, pure quelli ospitati negli antichi palazzi cittadini: avranno display interattivi, totem per consulenze, area self per i servizi.
“Nonostante il pagamento in contanti rimanga il sistema più utilizzato – ha aggiunto Del Fante – gestiremo il passaggio dai bollettini a opzioni digitali più evolute”. L’obiettivo “è dare ai nostri clienti un borsellino elettronico: i pagamenti si muovono sempre più sugli smartphone e noi, oltre ad avere le carte Poste, siamo un operatore nel mobile”. I servizi finanziari e assicurativi cresceranno “beneficiando della ripresa dell’economia”, ha garantito Del Fante. Metà delle 10 mila assunzioni riguarderà figure professionali qualificate in quei settori. “Completeremo la gamma di prodotti assicurativi – ha aggiunto – includendo il ramo auto”. Per quel che riguarda il ‘cuore’ dell’attività, l’obiettivo è arrivare nel 2022 a 100 milioni di pacchi consegnati dai portalettere, contro i 35 milioni del 2017, con 1,2 miliardi di utili, contro i 700 milioni del 2017. Vendite on line significano e-commerce e quindi Amazon, che gli analisti ritengono il vero ‘nemico’ di Poste. Invece, ha garantito Del Fante, “lavoriamo a stretto contato e in maniera crescente per accompagnare la loro e la nostra crescita. Amazon è molto aggressiva nello sviluppo della propria rete, ma la pressione aiuta a migliorarci”. Per esempio, “consegnare la domenica diventerà un’esigenza: molti ordini arrivano il venerdì o il sabato e le consegne stanno diventando sempre più al giorno successivo o, addirittura, nel giorno spesso”