PALERMO – Poste Italiane ha comunicato alle organizzazioni sindacali che dal 10 luglio chiuderà ben sei uffici postali nel turno pomeridiano nella città di Palermo e provincia. Una decisione che riguarda tutta la Sicilia, con 12 chiusure previste in totale, di cui la metà solo nel territorio del capoluogo di regione. “La decisione – spiega una nota della Slp Cisl, Federazione lavoratori Poste – arriva dopo un monitoraggio aziendale di quattro mesi basato unicamente sulla presenza dei clienti in ufficio”.
Gli uffici postali da chiudere tra la città di Palermo e la provincia sono: Monreale 1, Acqua dei corsari, Palermo 28 via Danimarca, Boccadifalco, Caccamo e Altavilla Milicia. Le ricadute occupazionali solo per queste chiusure dichiarate dall’azienda riguardano 19 lavoratori, in un territorio in cui si registra già il più alto numero di part-time all’interno dell’azienda.
“Ancora una volta sono i lavoratori e i cittadini a pagare un prezzo così alto in termini di occupazione e qualità dei servizi – scrive Maurizio Affatigato, segretario del Coordinamento territoriale di Palermo della Slp Cisl. – Dopo anni di politiche scellerate e fuori da logiche collettive e organizzative, che hanno allontanato i clienti da Poste, le ricadute sono sempre e solo sui lavoratori e mai sui dirigenti che hanno causato tanti disastri”.
Il sindacato ha indetto dunque per protesta un percorso assembleare che inizierà lunedì 12 giugno e si concluderà il 19 giugno. “Dopo la riorganizzazione nei servizi postali, con il ridimensionamento del Centro di meccanizzazione postale; la soppressione dell’arrivo dell’aereo postale a Palermo, che non consente più alla corrispondenza di essere consegnata in tempi rapidi; e i tagli subiti nel settore recapito, oggi si continua a danneggiare il territorio di Palermo”, conclude Affatigato.
Gli uffici postali interessati, nel giorno delle assemblee, resteranno chiusi fino alle ore 11.