CATANIA – “Siamo profondamente delusi, perché oggi ci aspettavamo una soluzione concreta ed invece siamo di nuovo davanti a un nulla di fatto”. Così Antonio Santonocito, segretario generale Snalv ConfSal – Sindacato Nazionale Autonomo Lavoratori e Vertenze – ha commentato il risultato della riunione di stamani con i rappresentanti del teatro Massimo Bellini – il sovrintendente Rita Cinquegrani e il vice presidente Harald Bonura – a proposito del futuro lavorativo delle maestranze del teatro.
Da mesi senza stipendio e dopo anni di contratti a tempo determinato chiedono una stabilizzazione che però non arriva. “Ci avevano detto che avrebbero risolto tutto dopo l’approvazione della finanziaria, ma non è così”, dichiara Santonocito. Arrabbiati e delusi i lavoratori si sentono presi in giro perché solo oggi gli è stato comunicato che la strada da tentare per superare i vincoli che impediscono ogni nuova assunzione, – quella della deroga – deve ancora essere intrapresa. “Ma non potevano pensarci prima o subito dopo l’approvazione della finanziaria a chiederla dato che non è un problema nato ieri? Da una parte dicono di avere la volontà di risolverlo, dall’altro il loro temporeggiare dimostra il contrario”, afferma ancora Antonio Santonocito.
E senza la possibilità di nuove assunzioni la situazione non si prospetta rosea neanche per il teatro: senza lavoratori, infatti, non è possibile una programmazione. “E’ paradossale: da una parte la Regione ci da dei soldi per finanziare il funzionamento del teatro, ma dall’altro non può assumere la gente che lo fa andare avanti. Ci sentiamo presi in giro”, conclude il segretario generale Snalv Confsal.