Nulla di fatto sul concordato |"Da lunedì proteste in piazza" - Live Sicilia

Nulla di fatto sul concordato |”Da lunedì proteste in piazza”

Gli operai di Amia e di Amiesseme sono pronti a scendere in piazza già da lunedì. Ad annunciarlo diverse sigle sindacali, dopo la decisione del tribunale fallimentare di rigettare la richiesta di concordato preventivo: "No ad un nuovo caso Gesip".

la replica dei sindacati
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PALERMO – Gli operai di Amia e di Amiesseme, le società partecipate dal Comune di Palermo, che gestiscono il servizio di raccolta dei rifiuti e di pulizia della caditoie, sono pronti a scendere in piazza già da lunedì. Ad annunciarlo é il sindacato Alba, dopo la decisione del tribunale fallimentare di rigettare la richiesta di concordato preventivo, presentata dall’azienda, dopo due anni di amministrazione straordinaria.

Sono circa 2500, secondo le stime del sindacato, i lavoratori delle due aziende. “Già per lunedì – dice Maurizio Bongiovanni del sindacato Alba – abbiamo deciso di proclamare lo stato di agitazione e siamo pronti ad andare avanti con ogni mezzo, con scioperi, proteste e mobilitazioni ad oltranza, per salvaguardare i lavoratori delle due società e quelli dell’indotto”. “Chiediamo – prosegue il sindacalista – che si trovi una soluzione immediata e scongiuriamo che la vertenza Amia possa trasformarsi in una nuova Gesip”.

Anche Fp Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl, Confsal e Fisal hanno proclamato per lunedì lo stato di agitazione dei lavoratori di Amia e Amiaessemme. “La sentenza del tribunale fallimentare di Palermo – scrivono i sindacati in una nota congiunta – che ha rigettato la proposta di concordato per le due aziende del gruppo Amia pur non determinando l’immediato fallimento, non ne esclude la probabilità. Un rischio che fa sorgere fra i lavoratori una grande preoccupazione e tensione sull’immediato futuro e sul mantenimento dei livelli occupazionali, che certamente le dichiarazioni del sindaco di oggi pomeriggio non hanno placato”.

“Pertanto – proseguono – proclamiamo lo stato di agitazione dei lavoratori, nei prossimi giorni saranno comunicate le ulteriori azioni che metteremo in campo a tutela dei 2400 lavoratori e dei servizi fondamentali per la città”.


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