TRAPANI – Un lucido rammarico: questo il sentimento che prevale nel day after in casa Trapani. Il pari contro la Pro Vercelli conferma la necessità di trovare un equilibrio tra punti di forza e fragilità all’interno di un gruppo ancora alla ricerca di un assetto definitivo ma comunque capace di mettere in seria difficoltà gli avversari per un tempo intero, non pervenendo al successo nell’ultimo quarto di gara per eccesso di foga e un pizzico di imprecisione sotto porta. Le 13 conclusioni indirizzate nella seconda frazione verso lo specchio difeso dall’ottimo Provedel, dato sottolineato anche da Cosmi in conferenza stampa, hanno fruttato appena un punto che, a voler vedere il bicchiere mezzo pieno, garantisce alla squadra granata il mantenimento dell’imbattibilità.
Le difficoltà maggiori riguardano il reparto arretrato: così come accaduto a Novara, anche contro i bianchi piemontesi il vantaggio avversario è scaturito da una disattenzione difensiva. A costare cara, nello specifico, l’uscita avventata di Guerrieri sul preciso inserimento di Vajushi. Ma non è un problema di singoli: qualche perplessità di troppo affiora guardando alla prestazione dell’intera retroguardia nella prima fase dell’incontro, complice un approccio sin troppo molle. Incipit di partita nel quale il Trapani ha faticato anche a costruire. Difficoltà venute meno nella seconda parte di gara con l’ingresso di Colombatto, i cui piedi educati torneranno utili in futuro, e in parte figlie dell’assenza di Scozzarella, ancora una volta costretto ai box.
Discorso a parte merita l’attacco. La libertà d’azione esalta il talento di Coronado, per l’ennesima volta tra i migliori al di là dello splendido gol messo a segno con un tocco al volo dal limite dell’area. Al brasiliano va riconosciuta la capacità di caricarsi la squadra sulle spalle nei momenti chiave della partita. Maturità e classe al servizio del gruppo. De Cenco e Ferretti ci mettono volontà e sacrificio, la pubalgia continua a condizionare Citro, non ancora al top della condizione. Contro l’Avellino potrebbe scoccare l’ora del ritorno tra i convocati di Bruno Petkovic, altra pedina fondamentale da mettere nelle condizioni di esprimersi al meglio. A campionato iniziato e col mercato chiuso il Trapani rimane un cantiere aperto: per il momento evitare di perdere può bastare.