“Assistiamo a una stagione influenzale partita in modo molto vivace, con una crescita veloce, come evidenzia la ripida curva in salita dei casi, più alta anche rispetto a due anni fa di questi tempi. Anche il picco dei contagi, che normalmente avviene tra gennaio e febbraio, quest’anno potrebbe essere anticipato”. A spiegarlo all’ANSA è Fabrizio Pregliasco, direttore sanitario dell’IRCCS Istituto Galeazzi Milano e professore associato di virologia all’Università degli Studi di Milano, commentando il nuovo bollettino sulla sorveglianza delle sindromi influenzali a cura dell’Istituto Superiore di Sanità.
“In questo periodo – precisa Pregliasco – si tratta per lo più di virus parainfluenzali, mentre quelli influenzali veri e propri li attendiamo soprattutto tra qualche settimana con l’irrigidirsi delle temperature. In questa stagione particolarmente ‘vivace’ risultano più colpiti, come atteso, i bambini sotto i 5 anni che sono anche quelli che frequentano luoghi di comunità senza mascherina. Si dovrebbe arrivare quest’anno ai 4-6 milioni milioni di casi tra sindromi parainfluenzali e influenza vera e propria”.