CATANIA – Un altro prestigioso riconoscimento si aggiunge alla già ricca carriera del pianista Gianfranco Pappalardo Fiumara. Ospite della storica Università Sorbona di Parigi, dove si è esibito al pianoforte nella Sala Alfred Sommier, con un programma dal titolo “Bellini e Rossini a Parigi”, dedicato all’unione musicale tra l’Italia e la Francia, ed in particolare a Gioachino Rossini e Vincenzo Bellini, ha ricevuto il premio alla carriera ed alle arti ‘Grand Prix Excellence Paris Saint Germain Università della Sorbona’.
Al pianista catanese, premiato dall’ambasciatore in Francia della Georgia, sono stati riconosciuti alti meriti per l’attività concertistica svolta a livello internazionale.
Gianfranco Pappalardo Fiumara, il premio
“Sono emozionato e lusingato per questo importante riconoscimento – ha detto Gianfranco Pappalardo Fiumara – Essere premiato in un luogo così importante della cultura mondiale è per me motivo di vanto e di stimolo per il futuro. Un’esperienza di confronto e di crescita musicale notevoli, avvenuta grazie al patrocinio del nostro Ministero della Cultura italiano, che ringrazio, e – conclude – all’organizzazione dell’Accademia Euromediterranea delle Arti”.
Pianista solista, diplomatosi al Conservatorio di Milano con il massimo dei voti e la lode, Pappalardo Fiumara, interprete bachiano, si è esibito nel corso della sua carriera in più di mille concerti in Asia, America ed Europa, sulla scena musicale di importanti teatri come la Carnegie Hall di New York, La Sala Verdi e il Teatro alla Scala di Milano. Ha registrato per Radio Rai, Radio del Quebèc, Radio Classica.
Autore di pubblicazioni su Antonio Salieri, Carl Filtsch e Wolfang A. Mozart, è docente in Discipline Teorico-Musicali presso il Conservatorio “Bellini” di Palermo, dove è anche responsabile di supporto nei progetti Erasmus ed Internazionalizzazione. Oltre a Gianfranco Pappalardo Fiumara a Parigi è stato premiato anche lo storico dell’arte e ispettore dei Beni culturali siciliano Nicolò Fiorenza, che ha presentato, per l’occasione, il pregevole volume “Messina città perduta”, già presentato con successo nel capoluogo peloritano e alla sala stampa della Camera dei deputati di Roma.