Palermo – “Il Presepe messaggio universale di pace”. Una mostra di circa duecento presepi, promossa dal centro studi Paolo Borsellino, provenienti da tutto il mondo, appartenenti alla collezione privata di Rita Borsellino, alimentata da doni raccolti in questi 21 anni e lavori realizzati da studenti delle scuole. Si inaugura oggi alle ore 17.00 presso la sede del ‘Centro studi Paolo Borsellino’ nei locali delle ex Scuderie di Villa Niscemi a Palermo (Piazza dei Quartieri,2). “Il culto del presepe in casa Borsellino è una tradizione antica, che nasce alla Kalsa nella casa di famiglia, grazie all’esempio dello zio Ciccio”, racconta Rita Borsellino.
I presepi esposti fanno parte di una collezione più ampia di Rita Borsellino, appassionata come il fratello Paolo di presepi, raccolti negli anni, alcuni dei quali frutto di doni in segno di affetto e riconoscenza per il suo impegno etico e civile.
Si tratta di circa duecento presepi di varie dimensioni provenienti da diversi paesi, alcuni sono presepi poveri, altri realizzati artigianalmente da studenti delle scuole italiane, come un complesso scultoreo in marmo, altri ancora realizzati da detenuti del carcere di Rebibbia o da ospiti di una comunità di recupero del rione Sanità di Napoli. Molti sono stati realizzati a mano da artigiani locali, fra questi anche esemplari molto particolari, come quelli in miniatura realizzati all’interno di un guscio di pistacchio e di una noce. E poi ancora presepi realizzati con materiali di riciclo o con carta, legno, stoffe, foglie di banano o granturco.
“Sono legata a tutti i miei presepi ma in particolare tengo molto ad un presepe che mi è stato regalato di recente a Parabita, in provincia di Lecce, – continua – da alcuni amici pugliesi che lo hanno realizzato a mano in cartapesta e tra i personaggi ci sono anche Paolo, Giovanni e Francesca, gli agenti con le loro divise e persino io stessa”.