PATERNO’. Sono stati arrestati in flagranza dai carabinieri mentre al primo piano delle scuole Falconieri di Paternò stavano smantellando infissi, porte e finestre. E’ accaduto tutto questa mattina dopo che la preside dell’istituto, Maria Nunzia Mazzarino una volta entrata a scuola ha notato che ammucchiati vicino ad uno degli ingressi del plesso erano stati sistemati una fotocopiatrice e dell’altro materiale didattico pronto ad essere portato via. Segno evidente che la notte precedente, qualcuno si era introdotto all’interno dell’istituto e preparato il terreno per il furto vero e proprio. Echi ha agito lo ha comunque fatto distruggendo il sistema d’allarme intrufolandosi poi da una delle grate (andata divelta) delle finestre che danno all’esterno. I militari dopo l’sos fatto scattare dalla preside sono giunti sul posto ed una volta ispezionato le classi che si trovano a pian terreno, hanno avvertito, invece, degli strani rumori arrivare da sopra. Ed è proprio al piano superiore che i carabinieri hanno sorpreso i due mentre erano intenti a smantellare tutto il possibile. Con le mani nel sacco sono finiti un 28enne ed un 19enne: sono entrambi incensurati ed entrambi paternesi. Per loro l’accusa è adesso di furto aggravato in istituto pubblico nonchè di danneggiamento. Con l’aggravante di essere stati colti in flagranza. Per loro sono scattati gli arresti domiciliari. Che poi siano stati i due arrestati (M. M., le iniziali di entrambi) ad avere preparato anche il colpo legato al materiale didattico è tutto da dimostrare.
Quello che resta è, però, una lunga scia di devastazione legata al plesso dei Falconieri. Distruzione che perdura da anni sotto tanta indifferenza. “Io chiedo all’amministrazione di non abbandonarci – spiega la dirigente scolastica Mazzarino -: non ha senso promuovere tante attività volte al rilancio della scuola e poi essere abbandonati a noi stessi. Ora mi aspetto, finalmente, una presa di posizione forte”.