CATANIA – È finito in carcere anche Alex Salvatore Atanasio, 26 anni, l’ultimo all’appello degli indagati dell’operazione Assalto scattata due giorni fa a Paternò. I carabinieri lo hanno arrestato stamattina a casa di un congiunto, ma Atanasio aveva già preso contatti con i militari informandoli che si trovava in Germania per lavoro e manifestando la sua intenzione a costituirsi. Il 26enne, accusato di droga, è stato condotto al carcere di Bicocca dove è stato interrogato dal Gip Giancarlo Cascino in presenza del suo difensore, l’avvocato Vittorio Lo Presti.
Atanasio, come gli altri 7 indagati, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. Si svolgeranno nelle prossime ore invece gli interrogatori di garanzia nei confronti di Domenico Assinata Jr e di Samuele Cannavò, già detenuti nel carcere di Siracusa per un’altra causa. Il blitz Assalto, coordinata dai pm Sincero e Bonomo, ha fotografato il predominio del clan Assinnata, storico alleato dei Santapaola di Catania, a Paternò. Nel corso delle indagini le telecamere installate dai carabinieri hanno immortalato il “famoso” inchino davanti al palazzo dove abita Turi Assinata, attualmente detenuto. Tre anni fa due varette si sono fermati davanti casa del boss e hanno fatto la “tradizionale annacata” davanti ai due figli di Salvatore Assinnata. Il fratello maggiore Mimmo, indagato chiave del blitz, è ritenuto dai pentiti l’erede negli affari del padre. Una vicenda, che come documentano le intercettazioni, ha fatto infuriare il boss di Paternò.