MESSINA – Uomini della polizia e della guardia di finanza di Messina hanno eseguito questa mattina un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di due messinesi per usura, esercizio abusivo dell’attività finanziaria, riciclaggio, intestazione fittizia a terzi di somme di denaro e di beni, simulazione di reato in concorso, ed hanno proceduto al sequestro preventivo di beni mobili ed immobili per decine di migliaia di euro.
I due arrestati sono Letterio Scionti, 46 anni, e Giuseppe Panarello, 34 anni. Il Gip ha anche disposto, nei confronti di Scionti il sequestro preventivo di due unità immobiliari, tre autovetture e delle somme presenti in quattro conti correnti, per un valore complessivo stimato di 330 mila euro circa. L’attività investigativa ha tratto spunto da una perquisizione domiciliare nei mesi scorsi nell’abitazione di Scionti nel corso della quale furono sequestrati quasi 90.000 euro in contanti, numerosi titoli di credito – molti dei quali postdatati e privi dell’indicazione del beneficiario – per un importo nominale di 250 mila euro, e un libretto postale e numerosi buoni fruttiferi intestati a lui e ai suoi familiari. Sulla base delle dichiarazioni dei firmatari degli assegni trovati e stato scoperto che Scionti prestava soldi a tassi usurai tra il 150% ed il 250% e Panarello riciclava poi i soldi. Negli ultimi tre anni le movimentazioni registrate sui conti di Scionti ammontano complessivamente a 900 mila euro.