CATANIA – La prima pietra è stata posizionata. Sessantatre anni dopo lo sventramento del corso Martiri della Libertà, cuore storico di Catania. Stamattina, è stato infatti consegnato il primo dei cantieri che, se tutto va bene, tra circa quattro anni, dovrebbero cambiare il volto di uno dei vuoti – non solo letterali – presenti in città. “Una data storica – afferma il sindaco di Catania. Che parla di momento “emozionante” e che, in occasione dell’incontro con la stampa e la città – presenti i rappresentanti delle forze dell’ordine, del mondo sindacale, delle professioni e delle istituzioni – si lancia in una dettagliata ricostruzione del prima: dalla demolizione di un intero rione, all’avvio dei palleggiamenti per la realizzazione di un’opera.
Tanti i tentativi di avviare – e speculare – la costruzione di una vera e propria città nella città. Tentativi che vanno di pari passo con la realizzazione – e la conseguente deportazione della popolazione – di un quartiere nuovo di zecca, nella zona di corso Indipendenza, passato alle cronache come San Berillo est. Numerose le proposte, le richieste, le cause che hanno pesato sulla riqualificazione dell’area negli ultimi cinquant’anni. Fino al 2008, quando l’allora commissario straordinario Vincenzo Emanuele, firmò un accordo transattivo con i privati. Estromettendo il consiglio comunale. E’ da qui, dall’amministrazione Stancanelli, che il progetto torna fondamentale per la città. Era il + 2012 quando, dopo la futuristica presentazione affidata a Massimiliano Fucsas, entra in campo Mario Cucinella. Con il quale Stancanelli sigla un accordo. In questo momento, il progetto cambia volto: viene diminuita la cubatura totale, viene “salvata” la scuola Pascoli e vengono poste le basi per riavviare un dialogo con i privati. Resta alta la cubatura, però.
Un aspetto su cui Bianco, da consigliere comunale, prima, da senatore durante e da primo cittadino dopo, lavora intensamente, grazie anche all’assessore all’Urbanistica, Salvo Di Salvo, riuscendo a pubblicare i primi bandi, per le opere di urbanizzazione primaria. “Finalmente si apre il cantiere per una delle operazioni di rigenerazione urbana più importanti di tutta Italia. Cominciamo con il cantiere limitrofo alla scuola che, nei piani originari, avrebbe dovuto essere abbattuta – continua – realizzando quattro piccoli impianti a verde totalmente pagato dai privati”. Ecco, questo quanto inaugurato stamattina. Per molti tanto, per altri poco, troppo poco rispetto al complesso dei lavori che dovrebbero essere avviati. Tra questi ultimi, c’è sicuramente il vicepresidente vicario del consiglio comunale che, stamani, invia una nota in cui parla dell’operazione come di una grossa presa in giro per i cittadini.
“Offende l’intelligenza dei catanesi il tentativo del sindaco Bianco di spacciare come un fatto di portata storica la riqualificazione di quattro limitate aree a verde del vecchio quartiere San Berillo, interventi minimali rispetto al complessivo risanamento della vasta zona di Corso dei Martiri – scrive l’esponente del Consiglio comunale. Né tantomeno il sindaco può ascrivere a sé un’intesa coi proprietari privati, ora gruppo Unicredit Banca, poiché quel poco che si andrà a realizzare è frutto dell’accordo transattivo del 16 novembre 2012 firmato dal sindaco Stancanelli come <<addendum>> di quello del 2008, con susseguente cospicuo abbassamento delle cubature precedentemente autorizzate dal Commissario Straordinario: l’assenza di fair play impedisce a Bianco di riconoscere i meriti altrui e gli fa dimenticare che egli stesso da sindaco, nel 1994, liquidò ai privati parte della somma di 40 miliardi di lire come corrispettivo del contenzioso” – conclude, prima di elencare alcune presunte informazioni “false” che Palazzo degli elefanti starebbe diffondendo per scopi elettorali. La prima, il fatto che il cantiere inaugurato riguardi appena il 2% delle aree complessive; la seconda, che i lavori ammontano a meno di 2 milioni su un totale complessivo previsto di circa 220 milioni; che l’occupazione, in questa fase, riguarderà appena 15 persone e che, infine, quanto presentato dal sindaco altro non sarebbe che il progetto concordato dall’allora sindaco Stancanelli, “A parte l’incremento a verde di qualche area comunale” – scrive Arcidiacono.
Niente di tutto questo per il primo cittadino che, affiancato al tavolo
dall’assessore Di Salvo e dal presidente della società Istica Cecos (che possiede oltre l’80% della proprietà delle aree, Aldo Palmeri, continua ad affermare che “nel giro di tre o quattro anni, corso Martiri della Libertà non ci sarà più e in cambio ci sarà uno dei più bei quartieri d’Italia. Migliaia di persone lavoreranno a questo cantiere per ridare smalto e vitalità a Catania”. In ogni caso, a rispondere ad Arcidiacono è Salvo Di Salvo che, durante l’amministrazione Stancanelli, sedeva tra le file della maggioranza. “Il progetto Cucinella non è in continuità con il progetto Fucsas” – dice l’assessore, dimenticando che, la prima volta che l’architetto palermitano entra a Palazzo degli Elefanti, il sindaco è Stancanelli. Di Salvo parla di riduzione delle volumetrie, effettivamente volute e ottenute da Bianco e delle superfici a verde aumentate di circa il 30%, ma dimentica come l’avvio del progetto sia stato dato dalla passata amministrazione. “La vera rigenerazione parte adesso – incalza – con l’avvio dei cantieri”
I cantieri presentati oggi, in ogni caso, riguardano alcune porzioni da realizzare a verde. Verranno eseguiti dai privati per un importo di circa 1 milione e 900 mila euro a scomputo degli oneri di urbanizzazione. “Saranno 14 i milioni che i privati pagheranno complessivamente per tutti gli oneri di urbanizzazione – continua. Questo è l’inizio di un investimento colossale”. Per il resto del progetto, e dei cantieri, occorrerà però aspettare ancora. Mancano i bandi per i nuovi lotti e le richieste, da parte dei privati, di concessione edilizia. “Che noi daremo in una settimana – si impegna il sindaco – non appena ci arriverà la domanda. Per la parte comunale è tutto pronto”.
Bianco afferma come i bandi per i prossimi lotti debbano ancora essere pubblicati nella Gazzetta ufficiale. “Penso che in due mesi – afferma il primo cittadino – anche il bando per la realizzazione del parcheggio (in piazza della Repubblica n.d.r.) potrà andare in gara”. Un nodo al fazzoletto che non replica ad Arcidiacono. “Questa è una cosa seria e noi andremo avanti con determinazione. E’ un cantiere che apre, non una promessa”.
Soddisfatto Palmeri, che si sofferma sul prossimo futuro. “Per quanto riguarda le richieste di concessione edilizia – spiega – noi dobbiamo definire i progetti esecutivi delle parti private e con questi possiamo già chiedere il rilascio dei titoli da parte del Comune”. Per i quali, si dovrà però attendere l’anno prossimo. “L’architetto Cucinella sta lavorando ai progetti – afferma. Ritengo che, dall’apertura dei cantieri – conclude – passeranno tre o quattro anni per avere l’opera chiave in mano”.
Palmeri evidenzia anche come, a cantiere avviato completamente, vi lavoreranno tra le ottocento e le novecento persone e, cosa forse più importante, che “Unicredit ha garantito il finanziamento”. E’ l’istituto bancario, infatti, attraverso la società Unicredit Capital Dev, una holding posseduta al 100% dall’istituto bancario, ad aver rilevato le quote dei proprietari delle aree. E che dovrebbe investire nel nuovo corso Martiri della Libertà.