CATANIA – Si torna a parlare di primarie del centrosinistra. Questa la lancia scoccata ieri dopo una riunione tra i vertici di Pd, Sel, Socialisti e il Megafono. Una opzione condivisa, o quasi, da tutti: Luca Spataro (Pd), Claudio Grosso (Sel), Santo Vasta (Psi) e Giuseppe Caudo (Il megafono) al termine del tavolo hanno diffuso una nota congiunta dove elencano i fallimenti della destra e aprono a un’alleanza civica affinchè “un governo diverso della città possa tornare a generare ricchezza”.
E lanciano l’appello “a tutte le forze politiche, sociali ed economiche, ai movimenti civici, alle associazioni” che però abbiano qualcosa in comune: l’archiviazione della destra. “La sfida che abbiamo di fronte richiede – scrivono nella nota – la più ampia unità delle forze sane di Catania e nel quadro di questa tensione comune nei prossimi giorni il tavolo del centrosinistra incontrerà tutte le figure che sin qui hanno espresso la loro volontà a candidarsi per costruire insieme questo percorso”.
Nessun riferimento esplicito ad Enzo Bianco che dopo l’ufficializzazione della sua candidatura aveva mosso un’onda di polemiche e scontri di fuoco. Tutte battute su un foglio bianco, ma comunque la tensione non si è mai placata, e tranne qualche stretta di mano sfuggita all’occhio degli organi di stampa. La “pace” è tutt’altro che fatta. Quindi, tranne colpi di scena straordinari da parte del senatore che accetterebbe la sfida delle primarie, la battaglia a questo punto, potrebbe essere a tre”. Giuseppe Berretta del Pd, Maurizio Caserta, ancora senza forze politiche a supporto, e il giudice Marisa Acagnino, che non ha ancora ufficializzato la sua scesa in campo. La scorsa settimana il magistrato avrebbe chiesto l’aspettitiva al presidente del tribunale di Catania: un gesto, forse, più significativo delle parole.
Enzo Bianco rompe il silenzio e alle 19.17 invia un comunicato. Per il senatore tutto deve essere rimandato: ogni discussione dopo il voto per le politiche. “Abbiamo un obiettivo fondamentale da raggiungere – scrive – tra due settimane per cui tutti insieme unitariamente dobbiamo lavorare. E ancora di più in Sicilia, il cui risultato in bilico rende necessario uno sforzo maggiore. Ci occuperemo delle elezioni amministrative
dopo quelle nazionali. Abbiamo preso tutti l’impegno chiesto dalla segreteria nazionale del Pd di discutere all’interno del PD delle comunali solo dopo il 24 e 25 febbraio. Io intendo – conclude Bianco – mantenere questo impegno”.