Primarie sospese e rinvio sine die| Ferrandelli prova a presentare le firme - Live Sicilia

Primarie sospese e rinvio sine die| Ferrandelli prova a presentare le firme

PALERMO 2012
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Ci ha provato. Fabrizio Ferrandelli questa mattina si è recato alla sede del Pd siciliano, in via Bentivegna a Palermo, per presentare le oltre seimila firme raccolte a sostegno della sua candidatura, ma, come comunicato dal presidente del tavolo Antonio Rubino, il tavolo è al momento sospeso e tutto è rinviato a dopo un confronto fra i partiti.

Una decisione presa ieri dal segretario regionale Giuseppe Lupo e da quello provinciale Enzo Di Girolamo, al termine di una giornata che ha visto Sel e il cartello “Per Palermo è ora” annunciare la non partecipazione alle primarie, mentre Rita Borsellino ha preso atto della loro sospensione. Il Pd prende quindi tempo, in attesa di ricucire i rapporti al proprio interno e con gli altri promotori delle primarie. Formalmente il tavolo non è stato sciolto e le consultazioni non sono annullate, ma tutto è stato rinviato a data da destinarsi.

“Siamo venuti qui, come previsto entro le 12 – dice Fabrizio Ferrandelli, accompagnato da un nutrito gruppo di sostenitori – per presentare le firme a sostegno della mia candidatura. Il presidente del tavolo ci ha detto che c’è un confronto in atto, richiesto dal Pd, per tenere in vita le primarie e mi hanno chiesto di aspettare per depositare le firme. Noi crediamo in questo strumento di partecipazione, sono stato l’unico ad avere avuto la sensibilità di presentare la propria candidatura. Mentre tutto è confuso, io ci sono: siano i palermitani a decidere. Ma voglio precisare che non c’è alcuna polemica da parte mia, ma solo grande apertura. Dico agli altri candidati di non aver paura del confronto e di abbassare i toni. Non facciamo perdere alla città questa straordinaria opportunità”.

E sullo sfondo si profila anche un’altra partita: quella legata al simbolo del Pd. Se le primarie dovessero saltare e tutti dovessero correre al primo turno, bisognerebbe stabilire chi, fra Rita Borsellino, Davide Faraone e Fabrizio Ferrandelli, avrebbe diritto ad usarlo. Una questione non da poco, se si considera la mole del voto di opinione determinata dal simbolo che risulterà decisiva visto lo sbarramento del 5%. Cracolici ha già fatto sapere che la Borsellino era stata indicata da Bersani per le primarie, non per il primo turno, e che quindi tutto ritornerebbe in gioco. Il rischio è che si ripeta quanto avvenuto a Bagheria, dove sono state presentate liste civiche e il simbolo ufficiale è stato riposto in soffitta. Ma se ciò avvenisse anche nella quinta città d’Italia, sarebbe un campanello d’allarme preoccupante per la sopravvivenza stessa del partito.


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