Processo "Camaleonte", chiesta la conferma in appello - Live Sicilia

Processo “Camaleonte”, chiesta la conferma in appello

La procura generale di Palermo ha chiesto la conferma, per ottant’anni di carcere, della sentenza di primo grado, emessa dal tribunale di Agrigento il 27 marzo 2010, al termine del processo scaturito dall’operazione antimafia ‘Camaleonte’. La pena più alta, 22 anni e 6 mesi, è stata inflitta al boss Giuseppe Falsone, di Campobello di Licata (Ag). Nove anni di carcere ad Antonio Vaccaro, 74, di Favara; 8 anni a Pietro Iudicello, 61, di Ramacca (Ct); 9 anni a Francesco La Rocca, 72, di Catania; 6 anni ad Ignazio Musso, 66, di Palermo; 13 anni a Pasquale Alaimo, 41 e 12 anni a Stefano Morreale, 36, entrambi di Favara. Iudicello e La Rocca sono stati condannati per estorsione. Musso per concorso esterno in associazione mafiosa. Assolto, invece, l’agrigentino Dino Vitello. I Comuni di Agrigento e Favara, assieme alla Provincia regionale di Agrigento, si sono costituiti parti civili. Il processo, che si sta calebrando davanti ai giudici della VI sezione penale della Corte d’appello di Palermo (presidente Biagio Insacco), è stato rinviato a lunedì, per le arringhe dei difensori.

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