Prostituzione a Licata, tre arresti e un divieto di dimora

Prostituzione a Licata, tre arresti e un divieto di dimora

L'operazione dei carabinieri
PROVINCIA DI AGRIGENTO
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LICATA – Avrebbero favorito e sfruttato la prostituzione di più donne extracomunitarie, ottenendo pagamenti in denaro e mettendo loro a disposizione tre appartamenti, già sottoposti a sequestro preventivo lo scorso 22 ottobre dal gip di Agrigento: tre licatesi sono stati arrestati e posti ai domiciliari; per una domenicana – residente a Catania – è stato disposto il divieto di dimora a Licata, Palma di Montechiaro, Campobello di Licata, Ravanusa, Butera e Gela.    

A eseguire le ordinanze del gip sono stati i carabinieri di Licata, con il supporto dei colleghi della compagnia di piazza Dante di Catania. I quattro sono indiziati di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione ai danni di donne straniere.

L’indagine che ha portato a svelare il giro di prostituzione fra Licata e Catania è stata avviata, dai carabinieri, nell’ottobre 2024.  Grazie alle intercettazioni telefoniche, videosorveglianza, servizi di osservazione e pedinamento, nonché consultazione di siti internet dedicati agli annunci di incontri, i militari dell’Arma di Licata hanno documentato un sistema organizzato.

Le donne sfruttate avrebbero versato agli indagati circa 50-60 euro al giorno per l’utilizzo degli immobili, oltre a ulteriori somme (tra 10 e 40 euro) per servizi accessori quali: trasferimenti dalla fermata dell’autobus, accompagnamenti per l’acquisto di generi alimentari e ricariche PostePay o Mooney Transfer necessarie alla pubblicazione degli annunci online.


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