Il giro di prostituzione minorile |Confronto in aula con Nicolicchia - Live Sicilia

Il giro di prostituzione minorile |Confronto in aula con Nicolicchia

L'arresto di Dario Nicolicchia

L'avvocato della difesa ha chiesto l'incidente probatorio. Ci saranno tutti i presunti clienti.

PALERMO – Dario Nicolicchia sarà messo a confronto con la ragazza che avrebbe fatto prostituire, alla presenza di tutti i presunti clienti. Un incidente probatorio che, nella strategia difensiva dell’avvocato Cinzia Pecoraro, dovrebbe servire a smentire l’ipotesi accusatoria che l’uomo organizzasse gli incontri fra i clienti e Naomi – così si faceva chiamare la sedicenne – per soldi.

Nelle scorse settimane il legale aveva chiesto la scarcerazione dell’indagato, tra gli altri motivi, anche per una presunta incompatibilità fra il regime carcerario e le sue condizioni di salute. Nicolicchia vivrebbe la sua sessualità in maniera patologica. Ricerca di esperienze forti e non sfruttato della prostituzione come, invece, sostengono il procuratore aggiunto Salvatore De Luca e il sostituto Claudio Camilleri.

L’incidente probatorio si svolgerà davanti al giudice per le indagini preliminari Lorenzo Matassa dopo che l’avvocato Pecoraro, come prevede il codice, avrà informato tutti gli indagati che hanno il diritto di partecipare all’assunzione dei mezzi di prova prima che si approdi alla fase processuale.

Ci sarebbero stati parecchi professionisti – tra cui avvocati e medici – e imprenditori fra i clienti della ragazza. Una dozzina sono stati identificati. Naomi sarebbe diventata l’oggetto del desiderio di un giro sempre più ampio di uomini danarosi. Lo dimostrerebbe la mole di contatti telefonici gestiti da Nicolicchia, alcuni dei quali protetti dall’anonimato. Nicolicchia avrebbe registrato la sua utenza su una piattaforma a pagamento, che serve a filtrare messaggi e chiamate per blindare i numeri da cui partono.

L’indagato ha sempre smentito che si trattasse di prestazioni sessuali a pagamento. I soldi erano un regalo non richiesto da parte degli uomini coinvolti nei giochi sessuali, senza che per altro nessuno fosse a conoscenza della vera età di Naomi. La ragazza diceva di essere maggiorenne. È questo uno dei punti che non convincono gli agenti della Squadra mobile di Palermo. Gli uomini, specie quelli con cui i rapporti si sono ripetuti, avrebbero dovuto accorgersi della sua giovanissima età.

Fin qui il capitolo investigativo che sfocia nell’incidente probatorio. Ce n’è un altro, però, ancora riservato che farebbe salire a quaranta il numero dei presunti clienti non ancora identificati. Così come resta da inquadrare nel contesto investigativo il materiale fotografico e video estratto dal computer di Nicolicchia.


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