ENNA – “Ora auspico che si possa giungere al più presto a dare ai liberi consorzi una guida legittimamente eletta, mettendo fine alla stagione dei commissariamenti”. Il sindaco di Enna Maurizio Dipietro è colui che ha ottenuto, di fatto, la pronuncia di incostituzionalità del rinvio delle elezioni delle ex province.
Lo ha fatto attraverso un discusso ricorso al Tar, che ha poi a sua volta fatto ricorso in via incidentale alla Consulta. “Sicuramente il pronunciamento della Corte Costituzionale conferma la bontà di quanto sostenuto dalla mia amministrazione – afferma Dipietro – che, con il ricorso, aveva inteso sollevare proprio il profilo di incostituzionalità dei continui rinvii delle elezioni dei Consigli metropolitani e dei Presidenti dei liberi Consorzi comunali”.
Una “censura al legislatore”
Dipietro afferma di essere quindi “soddisfatto, anche alla luce di qualche critica ricevuta proprio per l’iniziativa del ricorso”.
“La sentenza suona senz’altro come una ulteriore censura nei confronti del legislatore siciliano – prosegue – che si è affrettato a bloccare, ancora una volta le elezioni di secondo grado già indette per il prossimo 15 dicembre”.
La riflessione
Il sindaco di Enna poi lo ribadisce: “E’ una censura sulla quale la politica regionale e, segnatamente, la maggioranza di governo, non possono continuare a far finta di nulla”: “Tant’è che giungono segnali di una riflessione in corso proprio all’interno delle forze di maggioranza”.
Da qui all’auspicio finale: “Auspico ciò che stava alla base del ricorso, lo stop ai commissariamenti che, oltre a essere incostituzionali, spesso non hanno garantito le necessarie competenze ed il dovuto impegno per affrontare e risolvere i problemi delle collettività amministrate”.