Le accuse dell'ex funzionario: |“Fidelbo era un punto di riferimento” - Live Sicilia

Le accuse dell’ex funzionario: |“Fidelbo era un punto di riferimento”

Prosegue a ritmi serrati il processo sul Pta di Giarre. Al centro dell'udienza di oggi il ruolo di Melchiorre Fidelbo, marito della senatrice Anna Finocchiaro. Sul banco degli interrogatori Francesca Pomara, all’epoca dei fatti impiegata nell’assessorato alla Sanità.

PTA DI GIARRE
di
2 min di lettura

CATANIA – Componente del comitato etico dell’azienda sanitaria di Catania, esperto di una delle commissioni regionali alla sanità e socio della Solsamb srl. Queste le mansioni ricoperte nello stesso anno, il 2007, da Melchiorre Fidelbo, tra gli imputati per truffa aggravata ed abuso d’ufficio insieme ad Antonio Scavone, Giuseppe Calaciura e Giovanni Puglisi, tutti ex dirigenti dell’Asp di Catania, del processo sull’affidamento diretto del mega appalto del sistema di informatizzazione del Pta di Giarre.

Stamani nel corso dell’udienza il ruolo del marito della senatrice Anna Finocchiaro, unico degli imputati presente in aula, è stato centrale. Tra i testimoni dell’accusa, il luogotenente del Nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza di Catania Lorenzo Coppola ha illustrato gli accertamenti compiuti nel corso delle indagini sulle due aziende coinvolte: la Solsamb srl e il Consorzio SD@. Costituite entrambe nel 2007, a due mesi di distanza l’una dall’altra, con l’identico oggetto sociale “Ricerca nel campo delle biotecnologie”, né la Solsamb srl né il Consorzio hanno registrato fino al 2009 significativi volumi d’affari. In quest’ultimo anno, anzi, le due società risultavano in perdita. Ricostruiti anche gli assetti societari. Quattro i soci della Solsamb srl: Melchiorre Fidelbo, Salvatore Sciacca, Salvatore Sciacchitano e Giovanni Benedetto. Tre quelli del Consorzio SD@: la stessa Solsamb srl, la T.net srl e l’Asl di Catania, quest’ultima con una partecipazione dell’1%.

Su richiesta del pubblico ministero Alessandro La Rosa i giudici della terza sezione penale, presieduta da Rosa Anna Castagnola, hanno acquisito le due deliberazioni, del 28/02/2007 e del 04/06/2010, con cui vennero nominati i componenti del comitato etico dell’azienda sanitaria catanese. In entrambe figura il nome di Melchiorre Fidelbo. Ma nel 2007 l’amministratore della Solsamb era anche membro di una delle sotto commissioni regionali alla Sanità che lavoravano sulle linee guida del piano sanitario. Come testimoniato dal funzionario regionale Francesca Pomara, all’epoca impiegata nell’assessorato alla Sanità, Fidelbo era uno degli esperti nominati con decreto che si occupavano proprio della sanità territoriale e quindi anche delle Case della salute, poi trasformatesi in Presidi territoriali di assistenza. “Era un punto di riferimento”, ha detto in aula il funzionario. Lo stesso Melchiorre Fidelbo, ha ricordato ancora Francesca Pomara, fu uno dei relatori di un incontro pubblico svoltosi nella sala conferenze dell’ispettorato regionale alla Sanità in cui venne letto, tra gli altri, anche il documento redatto sulle nuove strutture territoriali.

Nella prossima udienza, fissata per il 15 luglio, saranno sentiti tre tra i testimoni portanti dell’accusa, tutti funzionari: Maurizio Guizzardi, all’epoca dei fatti responsabile dei bandi, Paolina Caputo, del Ministero della Salute, e Giada Li Calzi.

 

 


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI