CATANIA – È scattato alle prime ore della mattina, non appena il fercolo della Santa Patrona ha lasciato piazza Cavour per dirigersi verso la salita di Sangiuliano. E’ già operativo il piano per la pulizia straordinaria delle strade dai rifiuti e per la rimozione della cera. Il lavoro è infatti diviso in due fasi: prima la rimozione dei rifiuti lungo tutto il percorso del fercolo, un’operazione che richiede circa 8 ore (ma tutto dipende dalla velocità con cui la Santa rientra in cattedrale) e, successivamente, l’avvio della fase di rimozione dei residui di cera, anche questa divisa in due momenti, quello della rimozione vera e propria e quella della rifinitura, che prevedono lo spazzamento e il lavaggio finale.
Sono centinaia gli uomini, divisi tra operatori ecologici della direzione Nettezza Urbana del Comune e operai del raggruppamento di imprese IPI-OIKOS che, armati di ramazze pulirenno le strade e poi, con il cannello in acciaio con bombola e gli strumenti rompicera, agiranno sulle strade percorse dalla processione, avviando il ripristino delle condizioni di sicurezza. Le operazioni di pulizia vedranno impegnati complessivamente circa 180 operatori del settore Nettezza Urbana oltre a numerosi mezzi meccanici: 15 compattatori, 15 gasoloni, 12 spazzatrici meccaniche, 12 bob-cat, 1 motopala, 4 scarrabili. Il 4 febbraio, sin dalla mattina, 80 operatori, 2 spazzatrici, 3 compattatori e 8 satelliti.
Quello di rimozione della cera è un lavoro straordinario che costa al Comune circa 40 mila euro di servizi extra appalto e che si concluderà solo dopo i controlli effettuati tramite il greep test, uno strumento che consente di verificare l’aderenza degli pneumatici all’asfatlo. Un’operazione che potrebbe protrarsi per qualche giorno, dal momento che il divieto imposto dal sindaco è stato ignorato da molti.
Le strade, secondo l’ordinanza sindacale, verranno riaperte al traffico regolare solo giorno 11 febbraio.