PALERMO – Buone notizie per l’Università di Palermo. Da una ricerca sui Prin, i progetti di rilevante interesse nazionale, l’ateneo palermitano risulta essere il quarto in classifica per qualità dei progetti di ricerca, con il 35,7 per cento dei programmi finanziati. Nello specifico sono cinque i progetti ammessi su un totale 14 per il coordinamento nazionale e 40 su 146 selezionati come unità di ricerca locali.
Complessivamente Palermo risulta presente, come coordinamento nazionale o come partecipazione in qualità di unità locale, a oltre il 18 per cento dei programmi varati a livello nazionale. E 22 dipartimenti sui 32 (il 68,7 per cento delle strutture esistenti) sono risultati destinatari di finanziamenti Prin.
I cinque progetti scelti come capofila nazionali, sono stati presentati da altrettanti dipartimenti dell’Ateneo: il dipartimento biomedico di Medicina interna e specialistica, il Demetra di Agraria, il dipartimento di Ingegneria civile, ambientale, aerospaziale e dei materiali, quello di Matematica e Informatica, quello di Scienze e tecnologie molecolari e biomolecolari (Stembio).
Questa valutazione mette Palermo davanti ad atenei di indiscusso prestigio come Bologna, la Statale di Milano e la Statale di Torino. Secondo il Rettore Roberto Lagalla “i risultati conseguiti sono meritevoli di particolare e positiva considerazione, e la credibilità scientifica dell’ateneo esce rafforzata grazie a un impegno scientifico volitivo messo in campo dai dipartimenti e dai singoli gruppi di ricerca”.