ROMA – La “massiccia erosione della base produttiva” rilevata da centro studi di Confindustria per il manifatturiero italiano, ha portato ad un “quadro impietoso”, con una contrazione di oltre 100mila fabbriche e quasi un milione di addetti tra 2001 e 2011, “proseguita nel biennio successivo: altri 160mila occupati e 20mila imprese perduti”. A fronte di un +36% dei volumi mondiali 2000-2013 per la produzione manifatturiera, l’Italia (-25,5%) scivola nel 2013 dal settimo all’ottavo posto nella graduatoria dei Paesi produttori anche per “demeriti domestici” sorpassata dal Brasile.
Perse 120mila fabbriche. Il Brasile ci sorpassa nella classifica dei paesi produttori: ora siamo ottavi.
Partecipa al dibattito: commenta questo articolo