"La mia Sicilia di ragazze tristi" - Live Sicilia

“La mia Sicilia di ragazze tristi”

Intervista al "viaggiatore" Severgnini
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3 min di lettura
Beppe Severgnini

Beppe Severgnini

E’ arrivato a Palermo Beppe Severgnini. Il giornalista del Corriere della Sera, ieri, alle cinque del pomeriggio è giunto alla Stazione Centrale di Palermo, dopo aver attraversato in treno tutta la Germania e l’Italia per otto giorni. Partito da Berlino con il giornalista tedesco Mark Spörrle della Zeit, Severgnini ha raccolto in un blog (http://blog.corriere.it/berlino-palermo) il suo viaggio, reso possibile grazie al Goethe-Institut che ha promosso l’iniziativa. Arrivato a Palermo, Severgnini è stato intervistato da Live Sicilia.

Severgnini, che Sicilia ha trovato in questo suo breve viaggio?
“Ho trovato una Sicilia abbastanza incasinata, una Sicilia con tante ragazze tristi. Ho visto diverse ragazze preoccupate per l’università, per il lavoro che non c’è, per le difficoltà che incontrano quotidianamente nella vita. Ragazze tristi: dalla giovane che vuole fare la giornalista alla mamma coi bambini al seguito. A tal proposito ho assistito ad una scena desolante: a Patti la biglietteria era chiusa e la macchinetta automatica dei biglietti rotta, dunque era impossibile fare il biglietto per il treno. Una mamma con bambini dunque non ha potuto fare i biglietti e ha avvisato immediatamente un capotreno della situazione, dicendogli che voleva pagare il biglietto e salire sul treno per andare a trovare suo marito a Palermo. Il capotreno si è rifiutato: le ha detto che se fosse salita, sarebbe stato costretto a farle una multa di 216 euro. Con la troupe abbiamo filmato tutto; una scena veramente triste”.

Treno per lei come mezzo privilegiato. Se non ricordo male ha fatto anche il viaggio di nozze sulla Transiberiana…
“Sì, è vero. E’ uno dei miei mezzi di trasporto preferiti. Il treno è abbastanza narrativo, ha i giusti tempi… Poi sul treno ho fatto diversi viaggi: nell’’89 ho seguito la caduta del Comunismo mentre due anni fa ho viaggiato in Australia con l’Indian-Pacific (Sidney-Perth, 4352 km). Mi piace molto, lo trovo molto interessante”.

La cosa che lo ha sorpreso di più in questa Berlino-Palermo on the rail?
“Le ‘capetreno’ e ‘le controllori’: una ragazza più bella dell’altra… Sembrava fatto apposta!”.

Passiamo all’ambito sportivo. C’è Palermo-Milan. Ad un interista come lei la cosa non può passare inosservata…
“Già, ovviamente da interista quale sono, il mio cuore non potrà che essere rosanero. Il Palermo deve raggiungere il traguardo della Champions, vuole il quarto posto. Avrà sicuramente più motivazioni rispetto al Milan”.

A Palermo è nato Balotelli, sicuramente il giocatore più al centro dei riflettori dopo Inter-Barcellona. Che ne pensa del suo gesto?
“Ha fatto una bambinata colossale. C’è sicuramente qualcuno che lo consiglia male, facendogli credere che questi suoi comportamenti sono prove di carattere, di forza. Al Premio Brera l’ho conosciuto e senza volergli fare la paternale, gli ho detto che c’è un limite all’eccentricità. Balotelli è ad un bivio: o diventa come Gascoigne o come Rooney. Poi non capisco certi atteggiamenti nei confronti della società: dovrebbe avere più riconoscenza e gratitudine verso l’Inter che lo ha fatto crescere e lo ha portato a certi livelli. Per Balotelli questo invece sembra essere totalmente irrilevante. Se capisse questo, sarebbe un bene per tutti”.


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