L’ente ecclesiastico Ospedale Generale Regionale “F. Miulli” di Acquaviva delle Fonti, in provincia di Bari, e la Fondazione Ri.Med di Palermo hanno sottoscritto un accordo di collaborazione. L’obiettivo è trovare rapidamente nuove e migliori soluzioni diagnostiche e terapeutiche per i pazienti in ambito cardiovascolare e oncologico.
L’accordo prevede la realizzazione di quattro progetti scientifici congiunti, per una ricerca che nasce da bisogni terapeutici concreti e che è finalizzata al paziente.
Nei prossimi 3 anni i ricercatori di Ri.Med e i medici del Miulli lavoreranno insieme per sviluppare soluzioni efficaci e personalizzate, focalizzandosi in particolare su attività di ricerca traslazionale in ambito cardiovascolare, quali lo sviluppo di uno tessuto biomimetico ingegnerizzato (per testare il trattamento di ablazione a campo pulsato), di marker per identificare il rischio tromboembolico, e di un nuovo dispositivo per il trattamento dell’occlusione dell’auricola atriale sinistra. Oltre a ciò sono previsti studi di radiomica, di intelligenza artificiale e lo sviluppo di modelli predittivi applicati alla radioterapia, compresa l’implementazione di algoritmi di intelligenza artificiale per l’analisi delle immagini, l’identificazione di nuovi bio-marcatori e lo sviluppo di modelli di segmentazione per la diagnosi medica e la valutazione dell’efficacia dei trattamenti oncologici.
L’accordo prevede inoltre la partecipazione congiunta a bandi regionali, nazionali e internazionali per l’ottenimento di finanziamenti per progetti ed infrastrutture di ricerca.
“Questa collaborazione si rivela di particolare rilevanza per l’Ospedale Miulli – spiega il direttore sanitario Dattilo – non solo per la progettualità che subito è stata messa in campo, ma soprattutto perché la ricerca non può assolutamente essere disgiunta dall’assistenza. Il lavoro che il nostro Ente realizzerà assieme a Ri.Med sarà dunque un amplificatore del complesso percorso di ricerca che i nostri professionisti compiono ormai da anni e che ora si completa con questo importante tassello finalizzato a fornire le cure più avanzate per il paziente”.
“Collaboriamo anche con il Miulli per tradurre velocemente i risultati della ricerca nella pratica clinica, come da sempre facciamo con i nostri partner – dichiara Paolo Aquilanti, presidente della Fondazione Ri.Med. “Con oltre 600 posti letto e le numerose specializzazioni, il nosocomio pugliese è un partner molto qualificato nella rete mediterranea di ricerca medica.