PALERMO – Palermo prova a uscire dalla più grave emergenza rifiuti degli ultimi anni, con pale e squadre in azione che già da oggi sono intervenute in diversi punti della città. Il sindaco Leoluca Orlando, subissato dalle polemiche, ha infatti chiesto alla Rap di correre ai ripari e l’azienda guidata da Giuseppe Norata ha messo a punto un piano che, salvo intoppi, dovrebbe riportare Palermo alla normalità in una decina di giorni.
“Siamo presenti in tutte le circoscrizioni con squadre speciali”, spiega Norata che ieri ha annunciato una disposizione per “obbligare” tutti i dipendenti a fare almeno altre due ore di straordinario. Oggi sono scesi in campo tutti gli operai del settore “indifferenziato”, ossia oltre 400 lavoratori che saranno a pieno regime anche lunedì 31, la vigilia di Capodanno.
La Rap al momento conta su almeno sei pale meccaniche (tre di proprietà e tre noleggiate) che però devono fare i conti anche con strade strette o piene di auto, cosa che rallenta le operazioni: basti pensare che questa notte una pala è stata per tutto il turno impegnata su un’unica postazione, quella di via Flavio Gioia. Gli operai sono partiti dal quartiere Bonagia, uno di quelli maggiormente colpiti dai roghi di rifiuti ma che, secondo il sindaco, ha la più alta percentuale di Tari pagata.
Le squadre hanno ripulito via Oreto e alcune strade limitrofe (via Conciliazione, via della Concordia, via Paratore, via Alongi, via Santa Maria di Gesù), ma sono intervenute anche a Brancaccio e in particolare in via San Ciro, corso dei Mille alto dove ci sono molti negozi, via Conte Federico, via Azon e piazza Achille Grandi, dove sorgono spesso discariche. Gli operai hanno iniziato a togliere l’immondizia anche a Bonagia e Falsomiele in via Orsa Maggiore, via San Filippo, via del Bassotto e via Papa Giovanni XIII, oltre che in zona Messina Marine interna e via Sacco e Vanzetti, in costa sud, dove la situazione era particolarmente critica. Di certo il lavoro non è terminato e la Rap continuerà, tra domenica e lunedì, a intervenire a Brancaccio (specie in via Spoto e via Di Vittorio) ma anche a Bonagia e Falsomiele, dove le strade più larghe consentono di usare le pale più grandi in tempi più rapidi, e nella parte alta di corso dei Mille e in zona Messina Marine.
Spostandosi verso nord, la Rap ha già inviato le sue squadre iniziando le operazioni anche in zona Calatafimi (non solo corso Calatafimi ma anche le strade limitrofe, come via Paruta), al Villaggio Santa Rosalia, a Villa Tasca e a Vergine Maria, dove si continuerà domenica e lunedì. I mezzi sono arrivati anche a Uditore, in via Bernini, in zona Brunelleschi, nella parallela di viale Regione siciliana alta (lato Trapani), nella zona di via Fattori e via Astorino. E ancora via Castellana, Passo di Rigano, viale Michelangelo, viale Resurrezione, via Lanza di Scalea e viale dell’Olimpo. Se queste zone saranno tutte ripulite entro lunedì, dal 2 gennaio la Rap si sposterà lato mare, ossia su Mondello e Sferracavallo.
Il turno notturno, che può contare su meno uomini e sulle sole pale meccaniche di proprietà di Rap, copre la Zisa, la Noce e la zona Fiera del Mediterraneo dove gli operai si sono già messi all’opera. Poi toccherà al centro non coperto dal porta a porta, dove ci sono cassonetti più piccoli: stanotte si interverrà in via Schioppettieri e poi a seguire via Cuba, via Ragusa Moleti, via Speciale, passando infine nei prossimi giorni anche in zona Stazione centrale, via Oreto vecchia e Altarello.
Uno sforzo che oggi ha visto in campo tutti gli operai e che domani vedrà un servizio domenicale potenziato, con oltre 50 addetti in servizio in più rispetto al normale. Lunedì 31 bisognerà fare i conti con la vigilia di Capodanno e quindi con i servizi straordinari di notte per ripulire il centro, ma anche con le ditte private che noleggiano pale e conducenti e che quindi a un certo orario staccheranno. Martedì 1 gennaio ranghi ridotti, salvo tornare a pieno regime da mercoledì 2 in poi.
Il piano prevede di completare tutti i quartieri in 10, massimo 15 giorni, ma la Rap deve fronteggiare un’emergenza mai vista e aggravata anche da altri fattori: i palermitani conferiscono i rifiuti anche la domenica e in occasione dei festivi, quando invece è vietato e i mezzi in servizio sono di meno. Per non parlare di chi viene dai comuni limitrofi e trasporta i rifiuti in città: si tratta di una settantina di tonnellate al giorno che richiedono l’impiego di almeno sei compattatori. Poi c’è chi, vivendo nelle zone del porta a porta, si spinge negli altri quartieri pur di non fare la differenziata.
“Il servizio è stato reso senza problemi fino al 20 dicembre – spiegano da Rap – poi ci sono stati i primi rallentamenti che adesso stiamo recuperando”. Il pagamento delle tredicesime e gli stipendi ormai in arrivo grazie ai nove milioni stanziati dal Comune hanno riportato la calma tra i lavoratori, da cui Orlando ieri ha detto di aspettarsi un atteggiamento più collaborativo rispetto a quello degli ultimi giorni. All’azienda adesso toccherà fare in fretta per calmare il profondo malessere dei palermitani: una sfida improba, vista la quantità impressionante di rifiuti lasciati in strada e che vedrà la città salutare il nuovo anno convivendo con l’emergenza.