PALERMO – È durata pochi giorni la fuga dei due presunti autori della rapina ai danni degli zii di Teresa Mannino. Tutto merito di un carabiniere libero dal servizio. Mentre passeggiava con i familiari ha riconosciuto la foto segnaletica di uno dei presunti autori dell’assalto avvenuto a Gibilrossa, alle porte di Palermo. In due avevano fatto irruzione, il primo giorno di ottobre, in casa di due coniugi, parenti della cabarettista diventata famosa sul palco di Zelig, e avevano legati i proprietari. Solo l’arrivo del nipote delle vittime li aveva messi in fuga. Il bottino era stato magro: una collana d’oro.
Sabato mattina il carabiniere, in servizio a Misilmeri, ha allertato i colleghi che sono intervenuti con l’ausilio di due elicotteri. Dante D’Ambrogio, 44 anni, pregiudicato di Termini Imerese, è stato bloccato mentre tentava di salire su un treno. Aveva ancora le ferite riportate nella colluttazione con il nipote dei coniugi rapinati. D’Ambrogio, sul quale pendeva già una richiesta di arresto per il colpo di Gibilrossa, sparito dalla circolazione il giorno della rapina, non ha potuto fare altro che ammettere le sue responsabilità.
Non quelle del suo presunto complice, però. Che i militari sono ugualmente riusciti a individuare. Si tratta di Sebastiano Morello, 31 anni, incensurato, nato a Palermo ma residente a Bolognetta. Entrambi sono rinchiusi in stato di fermo nel cacrcere Cavallacci di Termini Imrese.