PALERMO – Vicini di casa e complici per mettere a segno un colpo in un’attività commerciale. Sono in stato di fermo due giovani incensurati dello Zen, accusati di rapina aggravata. L’episodio risale allo scorso 26 febbraio, quando due malviventi fecero irruzione in una torrefazione di piazza San Lorenzo e seminarono il panico. Dopo il colpo la fuga immediata a bordo di uno scooter. Da allora le indagini della sezione Investigativa diretta da Davide Mattaliano non si sono mai fermate.
Le ricerche dei due presunti responsabili, nonostante fossero incensurati, sono così arrivate ad una svolta. A contribuire notevolmente sono state le immagini delle telecamere della videosorveglianza, che immortalarono nel dettaglio i rapinatori. Da subito gli agenti hanno notato che gli autori della rapina avevano utilizzato un Piaggio Free per scappare, simile a quello sul quale era stato fermato un giovane, lo scorso 9 marzo. Durante il controllo, i poliziotti hanno trovato diversi aspetti in comune tra il ragazzo e il rapinatore della torrefazione, dai tratti somatici fino ai capi d’abbigliamento. In particolare, le scarpe ed il pantalone indossati dal 24enne erano identici a quelli usati dal malvivente. La posizione del giovane è così stata approfondita ed è venuta a galla una fitta rete di contatti con un coetaneo, con il quale avvenivano numerosissime telefonate.
La polizia ha scavato tra le sue frequentazioni ed ha effettuato una sorta di “mappatura” dei suoi movimenti il giorno della rapina, partendo proprio dal traffico telefonico. I dubbi degli investigatori hanno in questo modo trovato conferma: il 24enne era entrato in azione insieme ad un ragazzo che abita nel suo stesso palazzo. I due, A.D.M. 24enne e G.L. 19enne, entrambi residenti allo Zen, sono stati sottoposti agli arresti domiciliari.