Rapine a Catania, tre "colpi" in poche ore: un arresto - Live Sicilia

Tre rapine in poche ore tra Zafferana e Viagrande, arrestato un 29enne

L'uomo è stato scoperto grazie alle videocamere
PROVINCIA DI CATANIA
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CATANIA – Rapine in tre diversi luoghi nel giro di poche ore: è con l’accusa di rapina aggravata che, su delega della Procura di Catania, i Carabinieri della Stazione di Zafferana Etnea hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP del Tribunale di Catania, nei confronti di uno straniero 29enne.

Le tre rapine

I fatti si sarebbero verificati, come si apprende da un comunicato della procura e come documentato dalle indagini dei militari dell’Arma, nelle cittadine di Zafferana Etnea e Viagrande tra il 2 e il 3 dicembre 2023.

Il giovane straniero, identificato successivamente in come Elvis Kanani, la sera del 2 dicembre scorso avrebbe perpetrato una rapina ai danni della Tabaccheria Chiarenza di Zafferana dove avrebbe minacciato, afferrato e torto il braccio all’anziana titolare, costringendola a consegnare l’incasso di 600 euro per poi darsi alla fuga. Il reato è stato commesso con l’aggravante di essere la vittima ultrasessantacinquenne.

Qualche ora dopo, sempre nello stesso comune ma questa volta armato di un’ascia, Kanani si sarebbe reso responsabile della rapina ai danni del Bleu Bar New. Qui avrebbe minacciato i due dipendenti e con un fendente d’ascia avrebbe tagliato i fili del registratore di cassa impossessandosene con il contenuto pari di 160 euro.

L’indomani, 3 dicembre 2023, sempre secondo la ricostruzione degli investigatori, l’uomo, si sarebbe reso responsabile di una terza rapina nel comune di Viagrande, stavolta ai danni di una salumeria.

Anche in questo caso l’indagato avrebbe mostrato di non avere nessuno scrupolo a utilizzare la violenza. L’uomo infatti avrebbe afferrato e scaraventato a terra un avventore che stava tentato di fermarlo, per poi saltare sul bancone, rubare i 200 euro nella cassa e fuggire.

Le indagini

I Carabinieri di Zafferana Etnea, avviata immediatamente l’attività d’indagine, grazie alla visione delle immagini registrate dagli impianti di videosorveglianza e alle dichiarazioni rese dai testimoni presenti durante le rapine, sono riusciti sin dalla notte del 3 dicembre a riconoscere il rapinatore e ad appurare che Kanani avrebbe utilizzato per fuggire la propria auto, un’Alfa Romeo 156.

Proprio l’auto ha incastrato Kanani anche per la rapina a Viagrande. I Carabinieri infatti, esaminando tutti gli atti, i documenti e i video in loro possesso e confrontandoli con quelli dei colleghi della Stazione di Viagrande, sono riusciti a documentare la presenza dell’Alfa Romero 156 sul luogo di ogni singolo avvenimento delittuoso e quindi a riconoscere Kanani nel presunto rapinatore.

Le ricerche e l’arresto

L’indagato è stato subito cercato nel suo domicilio, ma quella notte si è reso irreperibile. Dunque Kanani è stato denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Catania, alla quale sono stati trasmessi tutti gli elementi di prova.

Le risultanze investigative dei Carabinieri di Zafferana Etnea corroborate da quelle della Stazione Carabinieri di Viagrande hanno quindi permesso, alla Procura della Repubblica di Catania, di chiedere e ottenere dal Gip del Tribunale etneo, l’emissione del provvedimento cautelare della custodia in carcere, che è stato notificato a Kanani all’alba del primo gennaio, poco dopo i festeggiamenti per il nuovo anno.


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