“Sugli immigrati a Mineo si sta compiendo un’operazione razzista: Berlusconi lo chiama Villaggio della solidarietà e invece, laddove prima vivevano poco più di mille americani, adesso vogliono trasferire ben settemila extracomunitari”. Lo afferma il sindaco di Caltagirone, Francesco Pignataro.
“Le 400 abitazioni a disposizione nella struttura – si chiede l’esponente del Pd – saranno forse allargate? Oppure sono ritenute sufficienti in base all’etnia di chi dovrà esservi ospitato? I problemi si porrebbero già se il residence fosse destinato a ospitare un migliaio di persone, a maggior ragione per un numero sette volte superiore. Come nelle carceri superaffollate, assisteremo, quindi, a una moltiplicazione dei posti e vedremo calpestata la dignità delle persone”.
Secondo Pignataro “il potenziale arrivo di migliaia di migranti nel Residence degli Aranci di Mineo è ben lontano dai principi e dai criteri dell’accoglienza ed è, invece, una bomba a orologeria che rischia di essere un esempio di ulteriore marginalizzazione. Non si dimentichi, infatti, l’impatto sociale che un così alto numero di persone avrà sulle comunità della zona. La vera accoglienza – osserva il sindaco di Caltagirone – si costruisce con l’integrazione, quella che stiamo realizzando in concreto con iniziative e progetti di inclusione, e non scaricando sui centri del territorio problemi e tensioni sociali che, data la loro entità, rischiano di divenire irrisolvibili. Mi auguro che il presidente della Regione Raffaele Lombardo – conclude il Pignataro – condivida questa forte e diffusa esigenza delle popolazioni del Calatino per evitare conseguenze irreparabili”.